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Willem Dafoe riflette su uno dei suoi film più controversi. La carriera di Dafoe è nota per la sua esplorazione di ruoli non convenzionali e stimolanti. Dal suo ruolo di successo come Goblin Verde in Spider-Man alla sua recente interpretazione acclamata dalla critica come Professore Albin Eberhart Von Franz in Nosferatu, Dafoe si è sempre orientato verso progetti che sfidano sia lui che il pubblico. La sua ambizione lo ha portato a collaborare con alcuni dei registi più controversi e innovativi del cinema, tra cui il regista danese Lars von Trier.
Nel corso degli anni, Dafoe si è ritrovato al centro di alcuni dei film più discussi del cinema moderno, affrontando spesso temi tragici e divisivi. La sua volontà di assumere tali ruoli tende a scatenare intense discussioni sulle tematiche e le immagini all’interno dei film da lui scelti, soprattutto riguardo a un film in particolare. Recentemente, Dafoe ha rivisitato questo famigerato film horror, noto per la sua premessa disturbante.
# Willem Dafoe Rivisita Antichrist E Le Sue Tematiche Complesse
Antichrist Rimane Controverso Come Sempre
Dafoe riflette ora su Antichrist, un film horror psicologico del 2009 che continua a destare polemiche a causa del suo contenuto esplicito. Diretto da von Trier, vede Dafoe e Charlotte Gainsbourg nei panni di un marito e una moglie in lutto che si ritirano in una cabina dopo la perdita del loro figlio. Una volta lì, la moglie inizia a manifestare un comportamento squilibrato. Polarizzante fin dall’inizio, i critici si sono divisi sulla sua violenza grafica e sulle interpretazioni riguardo al genere e alla condizione umana, ottenendo un adeguato punteggio su Rotten Tomatoes del 53%. Nonostante la sua ricezione contrastante, il film rimane una parte significativa della filmografia di von Trier.
In una recente intervista al podcast di Louis Theroux (via IndieWire), Dafoe ha discusso come Antichrist fosse spesso frainteso, con molti spettatori che si concentravano sugli elementi più estremi invece che sulle tematiche più profonde in gioco. Dafoe sosteneva che il film affrontasse argomenti complessi come il potere delle donne, la paura degli uomini nei confronti delle donne e il conflitto tra logica e divino. Ha sottolineato che, nonostante il suo valore shockante, il film non riguarda la misoginia ma piuttosto l’esplorazione delle dinamiche veneree e delle esperienze emotive dei suoi personaggi. Dafoe ha persino elogiato il regista per il suo lavoro. Puoi ascoltare l’intervista di Dafoe qui di seguito:
“I think it gets misidentified because of some of its extremeness, but I think it really speaks to interesting things about women’s power, men’s fear of women, the struggle between the logical and the magical in life. There’s lots of sexual politics in it, and it’s not about misogyny at all. I think he identifies with the women more than the man. I can tell you that because I play the straight, logical one in the movie. But I think he’s genuinely curious and he’s a great filmmaker. So, you know, the opening of that movie and the epilogue of that movie is great cinema. For cinephiles and for people that I’m interested in and have good dialogues with, they were interested in this movie. It’s not set up as a crowd-pleaser. Sounds terrible, but in context it’s pretty satisfying. He used to say to me every day, ‘Listen, I may not be there tomorrow, but I can direct you remotely from a trailer I have, but he showed up every day. But he needed to tell me that every day, me and Charlotte. It kind of breaks your heart. So, he’s a guy that struggles with many things, but he’s got a big heart, and he also has given a lot to cinema. Listen, there’s this problem where we reduce these things that are very complex to kind of the warts, you know? And then that’s what goes out. It’s particularly a problem as real film criticism disappears and gives way to short form and TikTok and influencers and all that. There’s not the dialogue that some films of sophistication deserve. And you can say, ‘Ah, shut up be an actor, make a movie,’ but I think it’s a problem because it’s starved cinema a little bit, that the high-minded cinema actually makes way for the popular cinema.”
# Cosa Significa Per La Critica Cinematografica E Il Ruolo Di Dafoe Nel Cinema Non Convenzionale
I Commenti Di Dafoe Incoraggiano Gli Spettatori A Dare Una Chance Alla Controversia
I commenti di Dafoe non solo gettano luce sul controverso lascito di Antichrist, ma riflettono anche la natura mutevole della critica cinematografica moderna. In un’era di contenuti brevi e reazioni virali, film complessi come Antichrist spesso sfuggono alle conversazioni approfondite che meritano. La prospettiva di Dafoe offre un punto di vista opposto alla crescente tendenza dell’analisi superficiale, invitando a un approccio più riflessivo nei confronti dei film che mettono alla prova gli spettatori. La sua difesa del lavoro di von Trier si oppone alla visione riduttiva che domina il discorso pubblico intorno ai film controversi.
Antichrist ha ricevuto un bando permanente in Francia nel 2016.
In definitiva, i commenti di Dafoe sottolineano l’importanza di comprendere film come Antichrist nel contesto più ampio delle intenzioni artistiche dei loro creatori. Mentre Dafoe continua ad assumere ruoli in film stimolanti, i suoi commenti riflettono il suo impegno nel confrontarsi con materiale che richiede sia al pubblico che agli attori di riflettere profondamente sul mondo che li circonda.
Fonte: The Louis Theroux Podcast (via IndieWire)
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