Con tre ore di sequenze selvagge da creare, il supervisore degli effetti visivi Alexandre Lafortune rivela che una scena di Beau is Afraid ha richiesto più tempo per essere realizzata rispetto alla realizzazione del film stesso. L’ultimo lavoro di Ari Aster si concentra su un uomo di mezza età dalla personalità tranquilla ma infinitamente paranoica, che cerca di tornare a casa dopo la morte della madre ma finisce intrappolato in un’odissea surreale. Joaquin Phoenix guida il cast di Beau is Afraid, che ha ottenuto generalmente recensioni positive da critici e pubblico, con la maggior parte dei elogi rivolti alla regia di Aster e alla performance di Phoenix.
Dopo il ben accolto debutto teatrale del film, Screen Rant ha parlato esclusivamente con Alexandre Lafortune per analizzare Beau is Afraid. Esplorando la lunga produzione e lo sviluppo del cortometraggio metà film noto come “Hero Beau”, il Supervisore degli effetti visivi ha descritto il lavoro dietro le quinte della scena artistica, che ha richiesto due studi per girarla e che, alla fine, ha richiesto più tempo per essere realizzata rispetto alle quattro mesi di riprese del film.
Dopo aver espresso la sua sfida principale, che copre la sequenza della barca a remi, Lafortune ha spiegato l’elaborato processo di creazione di collaborazioni, design, pre-visualizzazione e poi riprese vere e proprie. La creazione delle previsualizzazioni per ogni sequenza nel cortometraggio ha richiesto un mese, a partire dalla storyboard, conoscendo le dimensioni degli studi, spiegando che era un lavoro tecnico complesso che permetteva di posizionare la camera e di indicare alle squadre di costruzione le dimensioni dei set.
Successivamente, una volta girato, il seguito del lavoro è stato concentrato sul combinare le fotografie delle maquette realizzate con gli effetti visivi e le proiezioni, in modo che la sequenza apparisse come un’unica realtà visiva, e ha richiesto la gestione di un gran numero di file. Lafortune ha dichiarato che l’intero processo ha richiesto quasi un anno, dallo scorso settembre fino a novembre dello scorso anno.
Beau is Afraid, con la regia di Aster e la protagonista Phoenix, è stato uno dei film più atteso dell’anno. È stato definito il film più epico di Aster, ma ha ottenuto recensioni miste dal pubblico e la valutazione più bassa dell’autore. Nonostante ciò, non ci sono conseguenze per il futuro del regista.