Il trailer di Asteroid City offre il primo sguardo al nuovo film di Wes Anderson. Il celebre regista, sette volte candidato all’Oscar, è noto per i suoi film con estetica dettagliata e stilizzata e grandi cast d’insieme, che siano live-action come Grand Budapest Hotel o stop-motion come Fantastic Mr. Fox. Asteroid City, che presenta uno dei suoi ensemble più ampi, è il primo film di Anderson dal 2021, l’antologia The French Dispatch of the Liberty, Kansas Evening Sun, che a sua volta seguiva il suo film precedente, Isle of Dogs del 2018, con un intervallo ancora più lungo.
Oggi, Focus Features ha presentato il primo trailer ufficiale di Asteroid City in anticipo sulla sua première cinematografica il 16 giugno.
Oltre a mostrare il massiccio cast del film, rivela anche il primo sguardo al debutto di Wes Anderson di Tom Hanks, che si immerge completamente nell’estetica del regista come un nonno burbero vestito di colori pastello. Il film ha anche ricevuto un poster ufficiale, che si può vedere qui sotto:
La cosa più importante che il trailer di Asteroid City rivela è che Anderson non solo si diverte con le sue solite tecniche, ma si sta immergendo più profondamente di quello che ha fatto in passato. Forse per questo motivo ha incluso così tanti volti familiari nel cast, trasformando il film in una sorta di vittoria. Oltre a Hanks, il trailer mostra scorci dei personaggi interpretati dai precedentemente collaboratori di Anderson e anche da nuovi amici, tra cui Jason Schwartzman, Jeffrey Wright, Tilda Swinton, Scarlett Johansson, Bryan Cranston, Maya Hawke e Hong Chau.
Gli attori sono stati incaricati di recitare nello stile mortificato tipico di Anderson. Questo metodo di recitazione è un tratto che si adatta alla cinematografia molto precisa, simmetrica e pastellata tipica del regista. In Asteroid City, il regista porta questo aspetto al limite massimo, rendendo la città stessa piatta e falsa, più simile a una cartolina illustrata che a un luogo reale.
Asteroid City è una continuazione naturale dei film live-action attentamente controllati di Anderson come Grand Budapest Hotel e Moonrise Kingdom. Raddoppiando i tratti per i quali è noto, il regista sembra voler sottolineare che non sta andando da nessuna parte e non ha alcuna intenzione di cambiare la sua amata estetica. Resta da vedere se il film potrà deliziare un pubblico più vasto rispetto ai seguaci di Anderson, soprattutto a causa delle recensioni contrastanti per The French Dispatch, ma sembra essere comunque una potentissima esplosione di stile con un ampio cast di attori che lo portano in vita.
Fonte: Focus Features