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Tokyo: Il debutto alla regia di Nohara Tadashi ‘Third Time Lucky

Tokyo: Il debutto alla regia di Nohara Tadashi ‘Third Time Lucky
Erica

Di Erica

06 Novembre 2021, 13:39


Nohara Tadashi è uno dei due soli registi giapponesi con film nella sezione principale della competizione del Tokyo International Film Festival. “Third Time Lucky” è il suo primo film per il cinema.

Nato nel 1983 e diplomato nel 2009 alla Graduate School of Film & New Media, Tokyo University of the Arts, Nohara non è un novellino del settore. Ha lavorato come assistente alla regia in “Passion”, il progetto di laurea del 2008 del collega Hamaguchi Ryusuke, ora ampiamente celebrato.

Dopo aver co-diretto un altro film da studente, “Elephant Love”, Nohara ha lavorato come AD per un’emittente satellitare e come direttore di produzione per una società di produzione CG. Dopo essersi trasferito a Kobe, nel Giappone occidentale, ha diretto un corto, “talk to remember”, proiettato all’Hiroshima International Film Festival nel 2015.

Il suo grande successo professionale, tuttavia, è stato “Happy Hour” di Hamaguchi, un dramma corale del 2015 che Nohara ha co-sceneggiato con il regista e un altro scrittore. Presentato in anteprima a Locarno, dove le sue quattro protagoniste hanno vinto un premio collettivo come miglior attrice, il film si è guadagnato le lodi della critica e uno scaffale pieno di premi. Hamaguchi e Nohara hanno poi co-scritto la sceneggiatura di “Wife of a Spy”, il thriller della seconda guerra mondiale di Kurosawa Kiyoshi che ha vinto il leone d’argento a Venezia nel 2020.

Hamaguchi ha poi realizzato l’orso d’argento di Berlino “Wheel of Fortune and Fantasy” e il premio di Cannes per la migliore sceneggiatura “Drive My Car”. Ora, forse, è il turno di Nohara.

Immagine caricata pigramente

Il regista giapponese Nohara Tadashi.
Neopa Inc.

Per “Third Time Lucky”, Nohara ha scelto come protagonista la star di “Happy Hour” Rira Kawamura, che interpreta una donna sola che cerca di trovare una connessione umana mentre combatte la malattia mentale. In una dichiarazione Nohara ha detto che la Kawamura “ha una forza traboccante e la sincerità nella sua voce”. “Il film ha qualcosa in comune con ‘Happy Hour’, nel senso che volevo fotografare le persone, ma penso che abbia un sapore diverso”, ha detto.

E come in “Happy Hour” la sua ambientazione è Kobe, una città portuale dal sapore fortemente internazionale. “Kobe, dove montagne, mare e città coesistono in modo compatto, era attraente come sempre”, ha detto Nohara.




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