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Tim Burton non è un fan delle ricreazioni di intelligenza artificiale del suo stile cinematografico, criticando tali lavori per la mancanza di umanità. Burton è uno degli sceneggiatori più distintivi che lavorano ad Hollywood oggi, i suoi film vantano un linguaggio visivo e una particolare abilità. È conosciuto principalmente per film come Edward Mani di Forbice, La Sposa Cadavere, La Leggenda Del Cavaliere Senza Testa, Beetlejuice e Alice in Wonderland, fra tantissimi altri, con Beetlejuice 2 come suo prossimo progetto.
Mentre il dibattito sull’intelligenza artificiale ad Hollywood continua, Burton ha parlato della tecnologia in un recente intervista con The Independent. Mentre riconosce che alcune delle creazioni sono “molto buone”, il regista non ha peli sulla lingua quando si tratta di descrivere come le ricreazioni dell’intelligenza artificiale del suo lavoro e stile lo fanno sentire. Ecco il commento completo di Burton:
“Hanno fatto fare all’intelligenza artificiale le mie versioni dei personaggi Disney! Non posso descrivere la sensazione che dà. Mi ha ricordato quando altre culture dicono ‘Non farmi una foto perché mi rubi l’anima’.
“Quello che fa è succhiarti qualcosa. Ti toglie qualcosa dell’anima o della psiche; è molto inquietante, specialmente se ha a che fare con te. È come se un robot ti rubasse l’umanità, l’anima.”
Attualmente, sia il WGA (Writers Guild of America) sia la SAG-AFTRA (Screen Actors Guild – American Federation of Television and Radio Artists) sono in sciopero, portando di fatto ad uno stallo ad Hollywood. Sebbene ci siano molte questioni al centro dello sciopero, l’uso dell’intelligenza artificiale in diverse fasi della produzione è diventato un problema centrale. Sceneggiatori ed attori stanno chiedendo regole e regolamentazioni rigide su come l’intelligenza artificiale può essere utilizzata per proteggere la propria sussistenza.
Mentre rimane da vedere quali accordi saranno raggiunti riguardo all’intelligenza artificiale, è chiaro che la tecnologia avrà un ruolo sempre più importante in diversi aspetti del processo di produzione cinematografica, che piaccia o meno. Una questione centrale per gli attori riguarda la scansione delle loro sembianze per l’uso perpetuo nei film. Sebbene ci siano obiezioni alla pratica stessa, un problema fondamentale è che gli attuali accordi, a quanto pare, non prevedono alcun compenso per gli attori se le loro sembianze vengono utilizzate.
Se vengono raggiunti degli accordi in materia di compensazione, è probabile che gli attori generati dall’intelligenza artificiale diventeranno sempre più comuni nei film di Hollywood. L’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico sono anche destinati a cambiare radicalmente il processo di post-produzione, in particolare per quanto riguarda gli effetti visivi e la CGI. Anche se Burton evidentemente non è un fan delle ricreazioni dell’intelligenza artificiale del suo lavoro, è molto probabile che la tecnologia avrà un ruolo importante ad Hollywood nei prossimi anni e, sperabilmente, saranno raggiunti accordi esaustivi per garantire che l’arte umana rimanga di primaria importanza durante il processo di creazione cinematografica.
Fonte: The Independent
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