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Il Criterion Channel ha iniziato a trasmettere una versione rieditata del classico film The French Connection, in cui viene eliminato uno slang razzista, provocando un acceso dibattito sull’etica dell’alterazione dei vecchi film per conformarli agli standard moderni. Uscito nel 1971, il French Connection di William Friedkin raccontava la cruda storia del duro poliziotto Popeye Doyle, interpretato memorabilmente da Gene Hackman. In passato vincitore di numerosi premi Oscar, il film di Friedkin è oggi considerato un classico, anche se molti elementi del film risultano problematici secondo gli standard del 2023, in particolare l’uso di insulti razzisti da parte dei personaggi.
Una scena in particolare del French Connection è al centro di un dibattito sui social media riguardo al modo in cui le compagnie cinematografiche presentano i vecchi film di loro proprietà. Come riportato inizialmente su Hollywood Elsewhere, il servizio di streaming Criterion Channel ha iniziato a trasmettere una versione del French Connection, di proprietà della Disney dopo la fusione con la 20th Century Fox, in cui è stata eliminata una scena in cui Doyle, interpretato da Hackman, usa la parola n. Vi è anche una segnalazione di una persona che ha visto questa versione del film durante una proiezione al cinema. Disney + Italia sta trasmettendo la versione originale del French Connection con la scena integrale. Screen Rant sta cercando di ottenere una dichiarazione dalla Disney in merito. Qui di seguito si possono trovare una selezione di reazioni sui social media e segnalazioni di tagli alla censura del French Connection in altri contesti.
La censura dei film come il French Connection è pratica comune quando vengono trasmessi in televisione, ma le versioni modificate sono sempre chiaramente etichettate. Nel caso della nuova versione del French Connection che è stata messa in onda, non sembra esserci alcuna indicazione per i telespettatori che non si tratta della versione originale. Il fatto che una versione così modificata appaia su The Criterion Channel, un servizio rivolto ai fan del cinema hardcore, è particolarmente preoccupante.
Negli ultimi anni, il dibattito su se censurare o meno vecchi film problematici è intensificato. Da una parte gli standard di contenuto sono cambiati negli anni e alcune parole che venivano usate comuniemente oggi sono vietate. Dall’altra, la revisione può essere rischiosa, poiché corre il rischio di coprire la realtà della storia. Offrire al pubblico sia versioni modificate che non modificate di vecchi film è una soluzione ragionevole a questo problema, a patto che venga fornita un’etichettatura chiara per ogni versione. Includere avvertimenti in vecchi film che presentano contenuti scomodi (come è stato fatto per film come Via col vento) sembra anche una risposta ragionevole alle obiezioni. Sostituire improvvisamente una versione di un film come il French Connection, senza alcun avviso o etichettatura chiara, sembra essere una scelta poco saggia, se non addirittura sleale.
Fonte: Hollywood Elsewhere, Twitter (vari)
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