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Sulla recensione di Come Up: Il debutto alla regia di Lathan è avvincente racconto di formazione

Sulla recensione di Come Up: Il debutto alla regia di Lathan è avvincente racconto di formazione
Marco

Di Marco

26 Settembre 2022, 20:57


I racconti sulla maturità hanno sempre attirato un pubblico. Che siano giovani o più grandi, c’è qualcosa a cui ci si può riferire all’interno delle narrazioni sulla scoperta di se stessi e sulla crescita. In On the Come Up, il debutto alla regia di Sanaa Lathan, una giovane rapper cerca di mettersi alla prova in un mondo che deve affrontare vari ostacoli. Il film, che colpisce certi e prevedibili ritmi della trama, vive di una forte interpretazione centrale e di una sincerità genuina che è presente durante tutto il viaggio del personaggio principale.

On the Come Up segue Brianna “Bri” Jackson (Jamila Gray), una rapper sedicenne che sta cercando di farsi una carriera nella musica. Con sua zia Pooh (Da’Vine Joy Randolph) come manager e più grande sostenitrice, Bri partecipa a battaglie rap clandestine per farsi un nome. A casa, tuttavia, deve affrontare un potenziale sfratto dopo che sua madre, Jay (Sanaa Lathan), una tossicodipendente in via di guarigione, perde il lavoro. Bri affronta una dura battaglia mentre cerca di diventare grande e di essere all’altezza dell’eredità hip-hop di suo padre e dell’influenza della comunità. Dopo che Supreme (Method Man), un produttore musicale locale, si interessa al talento di Bri, deve fare i conti con le richieste dell’industria musicale, la sua vita familiare e la sua identità.

Da’Vine Joy Randolph e Jamila Gray in On the Come Up

On the Come Up non reinventa la ruota, ma offre comunque una narrativa di formazione toccante e sincera che è organica piuttosto che artificiosa. Bri vede in prima persona come le percezioni delle persone possono influenzare e modellare il proprio ambiente. Non solo deve dimostrare di essere una degna rapper che dovrebbe essere presa sul serio, ma deve uscire dall’ombra del suo defunto padre ed eludere le etichette che sono state imposte alla sua famiglia. Non è un viaggio facile e ci sono molti alti e bassi e momenti di insegnamento, ma On the Come Up gestisce la sua storia principale con grazia e molto cuore al suo interno.

Il film è esaltato dalla sincera interpretazione di Jamila Gray nei panni di Bri. Mette in mostra l’aspetto duro del suo personaggio, ma rimane vulnerabile e aperta, anche se testarda, ad ogni svolta. Bri sta cercando di capire meglio se stessa e fare il bene con la sua famiglia – poiché sono sotto costrizione finanziaria – allo stesso tempo, e Gray esplora le emozioni stratificate di Bri in una performance radicata. Da’Vine Joy Randolph offre anche una grande interpretazione della zia di Bri, che vede il talento in sua nipote e la incoraggia nonostante non sia sempre d’accordo riguardo al suo futuro. Method Man è gentile e carismatico come Supreme, che rappresenta la vita raffinata e di successo che Bri potrebbe vivere se fosse disposta a rinunciare a parti di se stessa per farlo.

Jamila Gray in In arrivo

A tal fine, On the Come Up eccelle nel mostrare quanto possa essere difficile rimanere fedeli a se stessi quando i soldi sono in gioco e quanto possa essere facile farcela in un settore che vuole che le persone si adattino a determinati ruoli. Il film affronta anche l’eredità, gli ostacoli aggiuntivi che Bri deve superare come giovane donna di colore che cerca di farcela, e quanto possa essere potente entrare completamente nella propria identità e abbracciare ciò che rende il personaggio quello che è. Il film di Lathan – da una sceneggiatura di Kay Oyegun, che sta lavorando al romanzo di Angie Thomas – non evita del tutto i prevedibili tropi di un racconto di formazione, ma non è nemmeno più debole per questo.

On the Come Up abbraccia i soliti ornamenti del genere e allo stesso tempo si basa sui propri meriti, offrendo al pubblico una storia coinvolgente, divertente e ben ritmata che farà il tifo per il successo di Bri. Il finale del film è meritato, palpitante ed emozionante, soprattutto dopo tutto ciò che Bri ha attraversato, abbracciando pienamente chi è e il suo viaggio. Il film potrebbe percorrere un percorso noto, ma è anche disposto a fare alcune cose in modo diverso lungo la strada, fornendo agli spettatori una storia genuina, ponderata, sicura di sé e commovente e dinamiche dei personaggi che funzionano su molti livelli.

On the Come Up è uscito in sale selezionate il 23 settembre e il film è disponibile per lo streaming su Paramount+. Dura 115 minuti ed è valutato per linguaggio forte, riferimenti sessuali, elementi tematici, violenza e materiale relativo alla droga.


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