Star Wars rivela un antico rituale Jedi sconosciuto

Star Wars ha introdotto un antico rituale Jedi, presumibilmente dimenticato nella notte dei tempi. Così tanti segreti dei Jedi andarono perduti quando Palpatine fondò l’Impero; l’Imperatore sapeva che i Jedi erano l’unica possibile minaccia al suo regno, e così fece del suo meglio per cancellarli. Ciò significa che così tanti segreti dell’Ordine, inclusa l’origine e la storia dei Jedi, sono stati cancellati dalla storia. Tuttavia, i recenti libri e fumetti di Star Wars hanno iniziato a rivelare alcuni di questi segreti, facendo un passo indietro nel tempo secoli prima degli eventi di Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma.

Il romanzo di George Mann Quest for the Hidden City è l’ultimo di questa serie, ambientato 350 anni prima della trilogia prequel. Ha come protagonisti due Jedi, Silandra Sho e il suo Padawan, Rooper Nitani, e in una scena Silandra menziona un intrigante rituale Jedi eseguito durante quest’era. “Ho intenzione di fare un pellegrinaggio a Jedha”, dice Silandra al suo apprendista. “Quando le circostanze lo permetteranno. Sono passati molti anni da quando ho osservato la Stagione della Luce e ho guardato il mio riflesso negli specchi kyber sotto la Cupola della Liberazione. Penso che potrebbe essere giunto il momento.”

Perché i Jedi veneravano il pianeta Jedha

Introdotto in Rogue One: A Star Wars Story, il Tempio della Luna di Jedha era considerato sacro a molti ordini di sensitivi della Forza. I fumetti di Star Wars: The High Republic hanno rivelato che in realtà un tempo era governato dai Jedi, un pianeta separato dalla Repubblica per la ricerca della crescita spirituale. Presumibilmente i Jedi si allontanarono da Jedha a Coruscant quando divennero più strettamente legati alla Repubblica; tuttavia, la Luna del Tempio rimase importante per i Jedi, con alcuni di loro che si recavano lì per condurre rituali che dovevano risalire al tempo in cui era la casa del loro ordine.

La Stagione della Luce di Silndra non è mai stata menzionata prima, ma è facile intuire cosa debba comportare. I cristalli Kyber sono potenti nella Forza e presumibilmente uno specchio kyber è in grado di garantire a una persona una visione del proprio carattere e natura, rivelando verità sul proprio essere di cui altrimenti non sarebbero consapevoli. Silandra afferma di voler tornare da Jedha in un momento di introspezione, suggerendo che crede che questo pellegrinaggio sia necessario per aiutarla a crescere nel lato leggero della Forza.

La distruzione di Jedha ha posto fine a così tanti rituali Jedi

Jedha era ricco di giacimenti di kyber, che lo rendevano particolarmente prezioso per l’Impero, che spogliò il pianeta del prezioso minerale per alimentare la Morte Nera. I precedenti tie-in hanno già rivelato che l’Impero ha preso quasi tutto il kyber anche dai templi, presumibilmente il che significa che lo specchio kyber che Silandra sperava di guardare finì per essere integrato nella super arma imperiale. Un tale atto di sacrilegio sottolinea l’oscurità della Morte Nera, con l’Impero che trasforma qualcosa di puro in un’arma con cui distruggere interi mondi. La Morte Nera fu infine usata per distruggere Jedha e la stessa Cupola della Liberazione fu consumata. Purtroppo, questo particolare rituale Jedi è andato perso nella galassia di Star Wars.