© 2024 Asiatica Film Mediale.
L’esperienza dell’immigrato ha sempre avuto un posto nel cinema. Ci sono innumerevoli storie di personaggi famosi che hanno raggiunto un successo incredibile pur essendo partiti dal nulla. Spesso, questi racconti mettono in evidenza come questa persona sia unica e come la sua traiettoria nella vita sembra provenire da un talento o un dono innato che esiste nonostante i suoi problemi. Tuttavia, ci sono momenti in cui un film come Rise arriverà e offrirà un incrollabile controllo della realtà su come alcune delle persone più famose del mondo sono arrivate dove sono oggi. Nel caso degli straordinari fratelli Antetokounmpo, l’incertezza ei pericoli di essere immigrati privi di documenti in Grecia hanno alimentato la loro ascesa nella NBA. Rise racconta la storia non solo del famoso “Greek Freak”, Giannis Antetokounmpo, ma della resilienza della famiglia Antetokounmpo di fronte all’incertezza e ai grandi trionfi derivanti dal duro lavoro, dalla determinazione e dall’amore.
Rise segue i fratelli Antetokounmpo — Giannis (Uche Agada), Thanasis (Ral Agada), Kostas (Jaden Osimuwa), che sono gli attuali giocatori NBA, Alex (Elijah Sholanke) e Francis Antetokounmpo (Anthony Abiola) — ma presta uguale attenzione al loro genitori, Charlie (Dayo Okeniyi) e Veronica “Vera” Antetokounmpo (Yetide Badaki). La storia di come i genitori dei fratelli sognavano di offrire alla propria famiglia la vita migliore e lavoravano duramente per trasformarla in realtà è meravigliosamente realizzata. La sceneggiatura di Arash Amel e la regia di Akin Omotoso offrono uno sguardo incrollabile sulla profondità dell’intolleranza in Grecia e sul sentimento razzista anti-immigrati che risiede alle porte dell’Antetokounmpo. Ma nonostante le sfide significative, Vera e Charlie rimangono ottimisti e determinati a offrire ai loro ragazzi una bella vita. La loro gioia e il loro amore sono rappresentati meravigliosamente da questi attori, e sono loro che ancorano questa storia.
Ral Agada, Dayo Okeniyi e Uche Agada in Rise
L’obiettivo di Omotoso cattura la straordinaria bellezza della Grecia e l’insidioso ventre sociale. Nonostante l’intolleranza e il pericolo chiaramente definiti nella nazione, è comprensibile il motivo per cui la Grecia sembra essere il rifugio che molti rifugiati e immigrati cercano. C’è un eccellente equilibrio tra il bene e il male che deriva dall’essere un immigrato in un posto del genere, e si riflette in modo molto schietto sullo schermo. Non c’è romanticismo della situazione, ma c’è equità nell’approccio generale. Come figlio di immigrati, chi scrive può onestamente dire che la natura conflittuale dell’esperienza dell’immigrato non cesserà mai. C’è sempre la bellezza da apprezzare e l’oscurità che non può essere evitata. Rise è una rappresentazione onesta di questi stessi aspetti.
Rise, come molti drammi sportivi di benessere, è un’altalena di emozioni. Il sentimento di speranza, amore, gioia e trionfo è potente e di grande impatto, specialmente quando le circostanze dell’Antetokounmpo sono rappresentate in modo così schietto. Non ci vuole molto perché uno venga travolto da questa storia di famiglia e tifa così tanto per loro, non solo per avere successo nella vita, ma per sopravvivere. C’è molto da apprezzare, in particolare le vignette coerenti degli Antetokounmpos che si godono la vita e la loro famiglia. Lo stress e la paura che derivano da questa vita possono essere opprimenti. Ma in quest’unica vita, famiglie come gli Antetokounmpos non lasceranno passare questi momenti di tregua. Rise fa un ottimo lavoro nel celebrare l’umanità non solo di questa famiglia, ma di tutti gli immigrati mentre continuano ad affrontare un mondo che intende spogliarsi proprio di quella cosa. Nel terzo atto del film, Charlie dichiara che l’errore di ortografia del cognome non ha importanza perché conoscono e sapranno sempre il loro nome. Il pubblico troverà difficile non versare una lacrima durante questa scena.
Ral Agada e Uche Agada in Rise
Nel complesso, il film è ben realizzato. La colonna sonora di Ré Olunuga colpisce tutte le note giuste per completare questo viaggio profondamente emotivo. I costumi, in particolare su Vera e Charlie, esemplificano l’orgoglio e lo spirito nigeriano della famiglia. Il casting su tutta la linea è fantastico, con i giovani attori incaricati di interpretare i fratelli Antetokounmpo che portano molto cuore e profondità a questa storia. È anche bello sapere che la famiglia nigeriana è interpretata da attori nigeriani che portano autenticità a questa particolare storia. Difficile non riconoscere il fascino vincente di Rise. È un solido film biografico sportivo che mira a celebrare i ricordi cari che gli Antetokounmpos hanno e il loro continuo successo come famiglia unita, felice e prospera.
Rise è in streaming su Disney+ a partire da venerdì 24 giugno. Il film dura 113 minuti ed è classificato come PG per gli elementi tematici e il linguaggio breve.
.item-num::after { contenuto: “https://www.asiaticafilmmediale.it/”; }
3,5 su 5 (molto buono)
Flux Gourmet è fuori di testa. La scelta della voce fuori campo contraddice completamente il tono del film e la performance di Gwendoline Christie (Il Trono di Spade), almeno a volte, sembra uscita da un noir degli anni ’50. Lo sceneggiatore e regista Peter Strickland (Il duca di Borgogna) ha concepito una sceneggiatura maniacale piena […]
Alla prima lettura del titolo Omicidio a Yellowstone Citysi presumerà che il mistero occidentale faccia parte della continua espansione di Taylor Sheridan Yellowstone franchising per la Paramount. Ahimè, questo non è vero, ma sarebbe stata una situazione ideale per questo film. Questo western ha molti pezzi avvincenti che lo costringono a raggiungere la temuta fascia […]