Talk to Me prende il rapporto dei vivi con i morti e lo porta a 100. Diretto da Michael Philippou e Danny Philippou, che hanno co-scritto la sceneggiatura con Bill Hinzman da un concept di Daley Pearson, il film horror è pieno di intense paure e una sensazione inquietante che permane anche dopo la conclusione della storia. Il debutto alla regia di Philippou è elettrizzante, intenso e terrificante. Il film non si occupa semplicemente di paura del salto, e il suo orrore si insedia profondamente nelle ossa, un’inquietudine che alla fine scuote i nervi.
Sono passati due anni dalla morte della madre di Mia (Sophie Wilde), Rhea. Mia sta ancora affrontando le circostanze della morte di Rhea, ma ha un buon sistema di supporto che include la migliore amica Jade (Alexandra Jensen), suo fratello minore Riley (Joe Bird) e la madre Sue (Miranda Otto). Quando il trio partecipa a una festa che prevede l’evocazione degli spiriti dei morti attraverso una mano imbalsamata, Mia e le sue amiche diventano dipendenti dal brivido di assistere agli spiriti e permettere loro di possedere i loro corpi, invitandoli con la frase “Parla con Me.” Ma le cose si fanno pericolose e inquietanti quando Mia inizia a vedere sua madre morta dopo essere stata posseduta da un altro spirito per più del tempo consentito.
Talk to Me riguarda sia il dolore che l’essere perseguitati. A tal fine, il film esplora la perdita e lo spazio vuoto che si lascia dietro dopo la morte di una persona cara. Mia non sta bene e il brivido di cercare i morti, indipendentemente da quanto possa essere spaventoso, sembra eccitante. Le permette di provare cose oltre l’angoscia; la fa persino sentire viva. Il film tratta con delicatezza i sentimenti di Mia, offrendole lo spazio per approfondire il suo dolore, mostrando anche le conseguenze delle azioni di tutti. Quando il film si conclude, gli spettatori se ne andranno sbalorditi da ciò a cui hanno appena assistito. È infido, raccapricciante e straziante allo stesso tempo.
Gli elementi horror sono potenti a tutti i livelli. L’illuminazione, la cinematografia e gli effetti pratici lavorano in tandem per creare momenti agghiaccianti che sono terrificanti e imponenti. L’idea che interagire con i morti possa essere inebriante viene esplorata dappertutto, soprattutto quando i personaggi adolescenti si rendono conto che è tutto divertimento e giochi finché le conseguenze non diventano troppo grandi per essere ignorate. La performance di Sophie Wilde è superba, instillando in Mia un senso di paura, distanza emotiva e il desiderio di essere di nuovo vicino a sua madre. Il cerchio della vita e della morte abbonda, culminando in un eccellente momento finale, e la capacità di Wilde di bilanciare tutte le emozioni e le azioni comprensive di Mia sottolinea la tensione ei temi del film.
Talk to Me non offre risposte facili, e questo horror avvincente e ben ritmato non ha nemmeno paura di correre rischi. Il film si concentra sulla connessione tra i vivi e i morti, e su come i confini possono essere sfocati, così come ci si può sentire così persi e vuoti dentro al punto che vivere sembra un lavoro ingrato. Il dolore di Mia permea il film, ed è attraverso di lei che Talk to Me esplora questo desiderio profondamente radicato e gli effetti della perdita sulla psiche di qualcuno. Ciò è particolarmente vero quando qualcuno non ha le risposte o la chiusura che desidera, come nel caso di Mia, che diventa suscettibile a ciò che la mano imbalsamata può offrire.
Mentre il film horror tira fuori parte della sua storia nel mezzo, l’atto finale lega tutto insieme, lasciando al pubblico un momento finale che è ossessionante e allo stesso tempo elettrizzante. Parla con me è un sicuro debutto alla regia, che offre un sacco di terrore, sangue e ritmi emotivi in ​​una storia ben sviluppata e realizzata con cura. Il pubblico sarà agganciato allo schermo, aspettando con impazienza ciò che verrà dopo in questo horror inquietante ed elettrizzante.
Talk to Me è stato presentato in anteprima al SXSW Film Festival del 2023 il 12 marzo. Il film dura 94 minuti e non è ancora classificato.