Asiatica Film Mediale

Recensione di Polite Society: il debutto di Manzoor è entusiasmante ed energico [Sundance]

Recensione di Polite Society: il debutto di Manzoor è entusiasmante ed energico [Sundance]
Marco

Di Marco

23 Gennaio 2023, 00:19


We Are Lady Parts di Nida Manzoor è stata una televisione eccezionale e rinfrescante. La virilità è stata in grado di bilanciare umorismo, emozione e divertimento insieme a personaggi e relazioni ben sviluppati. Non sorprende che sia in grado di portare questi aspetti in Polite Society. Dopo dieci anni di lavoro, Polite Society di Manzoor mette in primo piano l’azione, la commedia e il cuore in un forte debutto alla regia. Sostenuto da una fantastica interpretazione principale di Priya Kansara, il film è un viaggio divertente, pieno di amore per la sorellanza e caos energico.

Ria Khan (Kansara) è un’adolescente britannica pakistana che non vuole altro che diventare una stuntman. Prende lezioni di arti marziali e scrive alla famosa stuntman Eunice Huthart delle sue aspirazioni. Ria è così appassionata dei suoi obiettivi che ha persino il suo canale YouTube per mostrare le sue capacità. Spesso cerca aiuto dalla sorella maggiore Lena (Ritu Arya di The Umbrella Academy), una ragazza che ha abbandonato la scuola d’arte e che è sfortunata. Quando Lena incontra e si fidanza rapidamente con Salim Shah (Akshay Khanna), figlio di mamma e medico che proviene da una famiglia benestante, Ria fa tutto il possibile per impedire a Lena di sposarlo. Sospettando qualcosa di losco, Ria recluta le sue migliori amiche Clara (Seraphina Beh) e Alba (Ella Bruccoleri) per aiutarla nella sua missione.

Manzoor ha realizzato un film sensazionale che, si spera, continuerà ad essere adorato dalle masse. Il film è eccezionale nel costruire i suoi personaggi e le loro relazioni: il legame fraterno di Ria e Lena è particolarmente straordinario. Aiuta Kansara e Arya ad avere una favolosa chimica sullo schermo e condividere una connessione speciale che rende la loro relazione immediatamente credibile. Il film non sarebbe quello che è senza di loro e il loro legame è al centro della storia di Polite Society.

Priya Kansara e Ritu Arya in Società gentile

Il film ha un’energia così frenetica e non c’è mai un momento di noia. La scrittura di Manzoor è acuta e spiritosa, intelligente ed eccitante. Lo scrittore-regista sposa le visioni tradizionali del matrimonio con la sensibilità moderna, arrivando al punto di capovolgere certe cose – come una serata, una sessione di coccole o un matrimonio – e le trasforma in qualcosa di minaccioso. Qui tutto è sospetto (e per una buona ragione), indipendentemente da ciò che la reputazione di qualcuno potrebbe implicare altrimenti. Polite Society include anche molti commenti sui corpi delle donne e sul tentativo di controllarli senza consenso. Il film fa di tutto per mostrare come la libertà di una donna non sia in alcun modo una vera liberazione se arriva a spese di un’altra. Il film insegna che va bene rompere con le norme e i comportamenti della società.

Inoltre, trasforma sapientemente (ed esilarante) uno dei personaggi, Raheela (Nimra Bucha), una donna pakistana che sta semplicemente cercando una sposa per il suo amato figlio, in un’antagonista di Ria. Bucha, da parte sua, si sta divertendo molto nel suo ruolo e ha perfezionato la sua risata malvagia. Il clou è, ovviamente, Kansara, che è semplicemente meravigliosa come Priya. L’attrice porta un senso di determinazione e fiducia nel suo personaggio, mescolando perfettamente questi tratti con la natura goffa e testarda di Priya. Priya ama ferocemente e si vede in tutto ciò che fa, anche se a volte sembra prepotente. Kansara porta l’emozione, dando al debutto di Manzoor il peso emotivo e il calore necessari.

I colpi di scena della storia di Polite Society sono inaspettati ed elettrizzanti, soprattutto considerando quanto la trama sembri semplice all’inizio. Manzoor riunisce una miscela di generi: dalle arti marziali alla commedia, il film ha tutto, inclusa una sequenza di danza di Bollywood che aiuta a creare la tensione. Le stesse scene d’azione sono ben coreografate e coinvolgenti. Alcuni vanno avanti un po’ più del necessario, ma sono comunque deliziosi da guardare, specialmente nel gran finale del film.

Con così tanta azione e commedia – il tempismo comico del cast e le occasionali esagerazioni sono incredibilmente ben fatte – Polite Society ha molto cuore, stile e personalità. Il pubblico si divertirà sicuramente un sacco a guardarlo, e forse se ne andrà sentendosi caldo sfocato subito dopo.

Polite Society è stato presentato in anteprima al Sundance Film Festival del 2023 il 20 gennaio. Il film dura 103 minuti e non è ancora stato valutato. Uscirà a livello nazionale il 28 aprile.


Potrebbe interessarti

To Live And Die And Live Recensione: il lungometraggio di Basir è inebriante [Sundance]
To Live And Die And Live Recensione: il lungometraggio di Basir è inebriante [Sundance]

Il regista Qasim Basir è tornato al Sundance Film Festival per presentare il suo nuovo lungometraggio, To Live and Die and Live. In esso, crea una bellissima lettera d’amore a Detroit, nel Michigan, esplorando l’ebbrezza della vita notturna ed evidenziando paesaggi affascinanti. Amin Joseph interpreta Muhammad, un regista nero che porta diversi fardelli pesanti e […]

Fair Play Review: il debutto di Domont è un thriller elettrico e inebriante [Sundance]
Fair Play Review: il debutto di Domont è un thriller elettrico e inebriante [Sundance]

Il condizionamento sociale, i ruoli di genere, la competizione e il modo in cui influenzano una relazione romantica sono in prima linea in Fair Play, un film che terrà gli spettatori con il fiato sospeso. Scritto e diretto da Chloe Domont, Fair Play è inebriante ed emozionante, si svela lentamente ma inesorabilmente fino a raggiungere […]