Asiatica Film Mediale

Recensione di Magazine Dreams: la potente performance di Major porta un intenso dramma [Sundance]

Recensione di Magazine Dreams: la potente performance di Major porta un intenso dramma [Sundance]
Marco

Di Marco

27 Gennaio 2023, 21:06


Scritto e diretto da Elijah Bynum, Magazine Dreams opera solo con pura ferocia. Il film affronta una pletora di temi che stimolano la riflessione, e si appoggia un po ‘alla pesantezza e al disagio, tanto che farà dimenare il pubblico sui loro posti. Alimentato da un’incredibile e devota performance di Jonathan Majors, Magazine Dreams inciampa nel suo ultimo atto e si ripete troppo spesso, ma è comunque avvincente e intenso.

Killian Maddox (Majors) è un aspirante bodybuilder che spera un giorno di diventare famoso, emulando il suo idolo apparendo sulla copertina delle riviste. Killian vive con suo nonno malato, William Lattimore (Harrison Page), e lotta per bilanciare il suo allenamento di bodybuilding e l’assunzione di cibo mentre si prende cura di suo nonno, lavora al negozio di alimentari locale e partecipa a sessioni di terapia prescritte dal tribunale. Killian ha difficoltà a tenere a bada il suo temperamento e vive sotto una pressione costante e autoimposta per essere il bodybuilder perfetto. Pensa che se riuscirà finalmente a farcela nel campo competitivo del bodybuilding, tutti conosceranno il suo nome e capiranno i suoi sogni.

Magazine Dreams esplora la tossicità della mascolinità e della perfezione fisica, la cultura del bodybuilding e le cose che possono portare un uomo alla violenza, incluso l’isolamento. Affronta anche gli ossessivi della fama, poiché Killian vuole la gloria, l’attenzione e le luci della ribalta che derivano dall’essere un noto bodybuilder. Non è affatto un film facile da guardare, e può anche essere profondamente scomodo. Il film è incredibilmente intenso e non si ferma mai, spesso fino al punto di ripetersi, lasciando Killian a ripetere gli stessi movimenti più e più volte senza grandi guadagni fino alla fine.

Nonostante l’ultimo terzo del film giri in tondo, Magazine Dreams intensifica bene la tensione. Il pubblico non sa mai veramente quando Killian potrebbe andare fuori di testa, o cosa potrebbe fare in un dato momento. La sceneggiatura di Bynum stuzzica e tira indietro, permettendo al pubblico di sedersi negli elementi sconcertanti della storia e nel comportamento imprevedibile di Killian. Il film è semplice, ma contiene molta complessità. C’è un’oscurità, un’atmosfera cupa che permea l’intero film. È pervasivo e spesso soffocante, il disagio palpabile in quasi ogni scena. È piuttosto pesante e spesso sembra che non ci sia spazio per respirare o sfuggire al costante presentimento.

La performance dedicata di Majors tiene insieme Magazine Dreams. L’attore dà il massimo in un ruolo gutturale che richiede più di una semplice trasformazione fisica. L’esibizione di Majors è sobria e libera allo stesso tempo. Trasmette la solitudine, la rabbia, le insicurezze e il bisogno di attenzione di Killian, così come una serie di altre emozioni, attraverso il linguaggio del corpo, l’intensità delle sue sopracciglia e la tensione delle sue labbra. Majors ha il compito dell’impossibile: rendere Killian sia spaventoso che temuto. L’attore riesce a bilanciare entrambi, facendo indietreggiare il pubblico quando Killian si scaglia e simpatizza con lui quando ha subito un torto. Senza Majors, il film non avrebbe funzionato altrettanto bene.

La scrittura di Bynum fornisce anche diversi casi in cui Killian si sta scusando o è sull’orlo di una gentilezza che, in un attimo, potrebbe trasformarsi in violenza. È una linea difficile da percorrere e il film non sempre beneficia di questo tipo di ripetizione. A tal fine, Magazine Dreams potrebbe essere facilmente modificato senza perdere nulla del suo slancio. L’atto finale del film è un ciclo infinito di Killian che quasi fa cose, spingendo l’involucro della violenza prima di riprendersi. A dire il vero, il pubblico attende con il fiato sospeso per vedere se farà qualcosa di drastico. Allo stesso tempo, Magazine Dreams soffre di questo approccio perché va avanti troppo a lungo.

Tuttavia, vale ancora la pena guardare Magazine Dreams. La performance di Majors è impeccabile; è impegnato in questo ritratto ed è in grado di esplorare l’interiorità di Killian. Il film stesso può essere piuttosto inquietante e scoraggiante, andare in posti scomodi per esprimere il proprio punto di vista. Sebbene quel punto non sia così raffinato come potrebbe essere, il film rimane coinvolgente per tutto il tempo, anche se è difficile resistere.

Magazine Dreams è stato presentato in anteprima al Sundance Film Festival del 2023 il 20 gennaio. Il film dura 124 minuti e non è ancora stato valutato.


Potrebbe interessarti

Recensione di One Fine Morning: Léa Seydoux presenta un dramma piccolo ma stimolante
Recensione di One Fine Morning: Léa Seydoux presenta un dramma piccolo ma stimolante

C’è un senso di piccolezza in One Fine Morning (Un beau matin) di Mia Hansen-Løve che è parte integrante del suo intento come progetto artistico. Il film è contenuto nell’ambito della vita di una donna, che è essa stessa abbastanza contenuta, sia per circostanza che per scelta. Succedono cose che in altri film potrebbero essere […]

Radical Review: Eugenio Derbez porta calore alla vera storia agrodolce [Sundance]
Radical Review: Eugenio Derbez porta calore alla vera storia agrodolce [Sundance]

L’insegnante fuori dagli schemi che ispira i suoi studenti stanchi del mondo ad andare oltre se stessi è un percorso narrativo che è stato ben battuto, ma raramente un film ha esplorato a fondo il motivo per cui detti studenti non possono farlo da soli. Radical riesce a fare proprio questo, descrivendo le terribili circostanze […]