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Come il progetto originale per il film, il regista Dan Trachtenberg rivela che durante le prime proiezioni di Prey, i non fan di Predator erano molto confusi. Il quinto episodio della amata saga di fantascienza e azione funge da prequel dei restanti film, seguendo una giovane donna Comanche che vive nelle Grandi Pianure nei primi anni del 1700 e cerca di proteggere la sua tribù dall’iconico cacciatore alieno. A differenza della maggior parte dei sequel precedenti, Prey ha avuto successo di critica all’uscita su Hulu, stabilendo inoltre record di pubblico per la piattaforma streaming.
Nel tentativo di far eleggere Prey agli Emmy, Collider ha raggiunto Dan Trachtenberg per fare il punto sulla produzione e l’uscita del film. Il regista ricorda come coloro che non conoscevano la saga di Predator fossero confusi dall’aspetto della creatura nelle prime proiezioni del prequel, scambiandola per un “vampiro”, ma capisce queste confusioni iniziali. Di seguito le spiegazione di Trachtenberg:
«Abbiamo proiettato alcune cose ad amici e parenti e abbiamo chiesto loro “Cosa pensi del Predator…?”. Qualcuno ha risposto “Penso che sia un vampiro”, perché nella scena dell’orso ha pensato che stesse bevendo il sangue dell’animale. E io mi sono chiesto “Cosa?”. Ma lo capisco anche, non posso dirti quante volte all’inizio, quando le persone sono ignare di ciò che stanno guardando, ci è stato detto “Il sangue non è acido?”. Parecchie volte, e io dicevo “No, sbagliato …” Capisco perché ci abbiano pensato. E’ verde e, per associazione, si mescolano le cose, ma il film deve fare un lavoro migliore nel spiegare esattamente cosa stiamo vedendo».
Nonostante il film originale Predator abbia ottenuto una risposta contrastante all’epoca della sua uscita, il successo ottenuto in seguito ha creato un alto standard per i vari seguiti usciti nei 35 anni dall’uscita del classico di Arnold Schwarzenegger. Mentre Predator 2 del 1990 ha trovato un seguito di culto negli ultimi anni, è ancora ampiamente considerato come uno sforzo poco convincente nel tentativo di catturare l’atmosfera del predecessore, preferendo enfatizzare la violenza al posto di una costruzione della tensione.
Predators, prodotto da Robert Rodriguez, ha rappresentato un passo avanti nella giusta direzione per la saga dopo i mal ricevuti Alien vs. Predator, riportando i personaggi umani nella giungla e ambientandosi sul pianeta natio degli alieni. The Predator di Shane Black ha cercato di portare avanti la saga focalizzandosi sulla lotta contro i Predators piuttosto che sulla sopravvivenza, ma ha nuovamente ricevuto critiche negative da parte del pubblico e dei critici.
Prey ha ripreso il giusto percorso da Predators, capendo ciò che ha reso il film originale così famoso, mettendo in primo piano lo sviluppo dei personaggi e la costruzione della tensione, oltre a valorizzare una comunità poco rappresentata come quella del popolo Comanche. Questo film ha dimostrato che il miglior percorso per i sequel non deve necessariamente essere quello di fare le cose più grandi e migliore. Non c’è ancora stata l’annuncio di un sequel, ma la protagonista Amber Midthunder ha confermato che si sta parlando di Prey 2 alla 20th Century Studios. Si spera solo che quest’ultimo possa apprendere le giuste lezioni dal prequel.
Fonte: Collider
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