Lo showrunner di Halo Steven Kane rivela che, durante la realizzazione dello show, non hanno nemmeno guardato i videogiochi. Rilasciato per la prima volta più di vent’anni fa nel 2001, Halo: Combat Evolved ha introdotto i giocatori in una nuova generazione di sparatutto in prima persona. Da allora il franchise di Halo è cresciuto e si è evoluto con numerose voci di gioco successive e varie proprietà spin-off, inclusi romanzi, spettacoli animati e spettacoli dal vivo.
Dopo anni bloccati nell’inferno dello sviluppo, questo ultimo adattamento di Halo della Paramount+ promette di offrire finalmente ai fan una degna interpretazione del materiale originale su larga scala (e costoso). Con Pablo Schreiber nei panni di Master Chief, lo spettacolo di Halo racconta la storia di una guerra del 26° secolo tra umani e una forza aliena nota come Covenant. I trailer iniziali promettono molta azione fantascientifica, oltre a molti Easter Egg e riferimenti ai giochi originali. Oltre a Schreiber, la serie è interpretata da Bokeem Woodbine, Natasha McElhone, Yerin Ha, Shabani Azmi, Olive Grey e, riprendendo il suo ruolo di doppiatore dai giochi, Jen Taylor nei panni della compagna di intelligenza artificiale di Master Chief, Cortana.
In una nuova intervista con Variety, Kane rivela che in realtà non hanno esaminato i giochi di Halo per fare lo show. Kane spiega che, invece, lui e gli sceneggiatori hanno approfondito i personaggi e il mondo che stavano creando, il che li ha aiutati a non sentirsi creativamente ostacolati da ciò che era stato fatto prima nei videogiochi. Dai un’occhiata al commento completo di Kane qui sotto:
“Non abbiamo guardato la partita. Non abbiamo parlato del gioco. Abbiamo parlato dei personaggi e del mondo. Quindi non mi sono mai sentito limitato dal fatto che fosse un gioco.
È interessante notare che lo spettacolo di Halo è già stato confermato che non si svolgerà nella stessa sequenza temporale dei giochi. In un post sul blog diverse settimane fa, il team creativo dello show di Halo ha spiegato che lo spettacolo si sarebbe svolto nella “Silver Timeline” appena creata, liberando così gli sceneggiatori per esplorare più a fondo il mondo di Halo senza limitarsi a ciò che era già accaduto canonicamente nei giochi. Sono già state confermate diverse importanti deviazioni dai giochi, incluso il fatto che Master Chief si toglierà il casco ad un certo punto (non lo fa mai nel gioco) e il design di Cortana.
Mentre la dichiarazione di Kane potrebbe preoccupare alcuni fan dei giochi di Halo, i trailer, così come le featurette dietro le quinte, le interviste e i post sul blog dimostrano chiaramente che il team creativo nel suo insieme ha tirato fuori molto dai videogiochi. Dopotutto, i membri di 343 Industries, lo studio responsabile di molti dei giochi, hanno agito come consulenti nello show. È probabile che Kane, come showrunner, si riferisca più al modo in cui lui e gli sceneggiatori hanno sviluppato trame individuali per lo spettacolo all’interno dell’universo prestabilito di Halo invece di suggerire che i giochi siano stati completamente ignorati sotto tutti gli aspetti. Il pubblico non deve aspettare molto per scoprirlo, tuttavia, con la serie Halo che sarà presentata in anteprima su Paramount+ il 24 marzo.
Fonte: varietÃ
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