Jinichi Kawakami, generalmente considerato l’ultimo gran maestro ninja del mondo, valuta e recensisce L’ultimo samurai di Tom Cruise e condivide un dettaglio sorprendente riguardante le armi. Uscito nel 2003, L’ultimo samurai è diretto da Edward Zwick e vede Cruise nel ruolo di Nathan Algren, un consulente militare americano e veterano della Guerra Civile incaricato di viaggiare in Giappone per eliminare gli ultimi samurai rimasti. Dopo essere stato catturato in battaglia, alla fine abbraccia la cultura dei samurai e si unisce a loro nella loro lotta, con una sequenza eccezionale che vede Algren e Katsumoto (interpretato da Ken Watanabe) respingere gli attacchi dei ninja.
In un nuovo video di Insider, Kawakami, un praticante di ninjutsu del clan Kōka-ryū, analizza la scena di attacco dei ninja in L’ultimo samurai, valutandola con un cinque su dieci per l’accuratezza. Identifica la specifica tattica di furtività utilizzata come “kamari”, che è essenzialmente un’imboscata ninja a sorpresa. Mentre l’uso di archi e frecce da parte dei ninja è accurato, spiega che l’uso degli shuriken a forma di stella è meno preciso. Fa anche notare un dettaglio interessante riguardante le spade dei ninja. Dai un’occhiata al suo commento o guarda il video qui sotto (la sezione rilevante inizia al minuto 1:59).
“I ninja si muovono al buio o in spazi stretti. Perciò era più conveniente per loro utilizzare una spada corta. [La lama] è arrugginita apposta in modo da poter ferire il nemico e provocare infezioni nelle ferite o mutilare il nemico il più possibile”.
Quanto è accurato L’ultimo samurai?
Come la maggior parte dei film storici di Hollywood, L’ultimo samurai è un interessante mix di fatti e finzione. La ribellione giapponese mostrata nel film si basa su eventi reali della metà e della fine del XIX secolo. Anche se né il personaggio di Cruise né quello di Watanabe sono persone realmente esistite, entrambi sono basati su individui storici. Nathan Algran di Cruise, ad esempio, che è stato criticato per essere un salvatore bianco in L’ultimo samurai, è ispirato a un soldato francese di nome Jules Brunet che ha effettivamente combattuto nella guerra di Boshin per lo shogunato Tokugawa.
Katsumoto di Watanabe si basa sul samurai guerriero Saigō Takamori, che ha guidato un gruppo di forze ribelli contro il nuovo governo imperiale del Giappone in quella che è conosciuta come la Ribellione Satsuma. Saigō fu ucciso durante la Battaglia di Tabaruzaka nel 1877, evento che ispira la battaglia finale rappresentata in L’ultimo samurai. Nel film viene esplorato un periodo di cambiamento radicale durante quello che è noto come il Restauro Meiji, ovvero il ritorno del governo imperiale in Giappone e l’eliminazione dello shogunato Tokugawa e dei samurai.
Anche se alcuni personaggi e punti di trama specifici sono completamente inventati, la rappresentazione più ampia dei cambiamenti politici e sociali in L’ultimo samurai è generalmente considerata accurata. Anche i costumi e la scenografia sono stati ampiamente elogiati per la loro precisione storica. Cruise potrebbe ora essere conosciuto per il suo lavoro nella fortunatissima saga di Mission: Impossible, ma L’ultimo samurai rimane un interessante aggiunta al suo curriculum, nonostante abbia piegato la storia reale.
Fonte: Insider