Il Paradiso delle Signore rischia di chiudere per via della concorrenza di altri grandi magazzini. Inoltre, nella puntata 126 della stagione 7, Adelaide è costernata per il tradimento di Matilde, che ha finto di essere sua amica ma l’ha accoltellata alle spalle. Vittorio è arrabbiato, ma sa che deve impegnarsi per salvare il Paradiso. I concorrenti sleali mettono a rischio la sua sopravvivenza, ma Vittorio e Adelaide sono pronti a combattere per difendere il loro grande magazzino. L’odio funziona come l’amore, ma il Paradiso sarà sempre originale e non cederà alla concorrenza.
Nella storia, Adelaide non affronta Umberto al Circolo, ma questo non significa che non sappia che lui e Tancredi vogliano distruggere il Paradiso. Umberto la stuzzica, ma Adelaide non lo considera degno del suo disprezzo. Tuttavia, Adelaide avverte Umberto che se continuerà a cercare di distruggere tutto ciò che gli appartiene, lui si guadagnerà il suo odio e la sua ritorsione. Per Adelaide e Vittorio, il Paradiso è il loro bambino e difenderanno la loro creazione a tutti i costi.
Vittorio e Roberto hanno tagliato i rami secchi e hanno licenziato Flora per dare un monito agli altri. Vittorio ha grandi progetti per il futuro del Paradiso, come far sfilare le loro modelle per strada sotto il naso dei concorrenti. Il Paradiso ha fatto la storia come il primo grande magazzino per signore di Milano e resterà il solo per molto tempo. Nonostante la concorrenza, Vittorio e Adelaide credono nella sopravvivenza del Paradiso e faranno tutto ciò che è in loro potere per salvare il loro grande magazzino.
In un’intervista rilasciata sul set, Alessandro Tersigni ha svelato il rischio di chiusura del Paradiso a causa della concorrenza e ha espresso la sua speranza che il magazzino sopravviva. La trama della storia è incentrata sulla difesa del Paradiso dalle manovre sleali dei suoi concorrenti. Vittorio e Adelaide sono pronti a combattere per la sopravvivenza del loro amato magazzino, e anche se la concorrenza sarà feroce, il Paradiso sarà sempre il meglio.
