“La fine della vita non è un gioco da ragazzi: il resoconto”

La serie televisiva drammatica “Vivere non è un gioco da ragazzi”, basata sul romanzo di Fabio Bonifacci, si concluderà il 29 maggio 2023 in prima visione su Rai 1. Diretta da Rolando Ravello e prodotta da Rai Fiction e Picomedia, la stagione è composta da tre serate che ci hanno fatto appassionare alla storia di Lele, un diciottenne alle prese con una forte crisi personale. Fortemente insicuro, il personaggio è immerso in un mondo di discoteche e droghe, finendo per stravolgere la sua vita. Il finale della stagione vedrà tutti i personaggi confrontarsi con le loro paure, in un processo che sarà doloroso per tutti.

Nel terzo appuntamento – ossia gli episodi 5 e 6 – ritroviamo Lele (Riccardo De Rinaldis Santorelli), alla ricerca di una soluzione per i suoi problemi. Il giovane è convinto che sia solo questione di tempo prima che la polizia si presenti, in quanto lo spacciatore che gli ha venduto la droga è già stato arrestato e il prossimo ad essere incriminato sarà sicuramente lui. Deciso a prendere le responsabilità delle sue azioni per amore di Serena (Matilde Benedusi), Lele confessa ai suoi genitori di aver venduto la pastiglia di ecstasy all’amico che purtroppo è morto.

L’episodio successivo ci mostra come il giovane faccia l’autodenuncia presso il poliziotto Saguatti (Claudio Bisio), il quale rivela ai protagonisti dettagli segretissimi sulle indagini. In tal modo, Lele riesce a essere scagionato dalle accuse per favoreggiamento alla morte di Mirco (Tommaso Donadoni), poiché non è stata la pasticca ad uccidere il ragazzo. In seguito, Lele collabora con Saguatti per arrestare Caminito (Francesco Mastrorilli), lo spacciatore di cui cercava vendetta. I genitori del ragazzo superano la crisi matrimoniale, dimostrando il loro pieno sostegno nei confronti del figlio nel suo processo. Infine, Lele e Serena riescono a fare pace con il padre della ragazza, Claudio (Fausto Maria Sciarappa), e il giovane può finalmente tornare a una vita normale, divertendosi con i suoi amici senza droghe.

La prima stagione di “Vivere non è un gioco da ragazzi” termina con immagini felici e apparentemente risolve tutte le domande in sospeso. Tuttavia, una volta giunti alla fine, tutti si chiedono se ci sarà una seconda stagione.