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La controversia del 2017 su LeFou gay di “La Bella e la Bestia” viene spiegata in modo approfondito da Josh Gad: “Se fossi gay, sarei sicuramente arrabbiato”.

La controversia del 2017 su LeFou gay di “La Bella e la Bestia” viene spiegata in modo approfondito da Josh Gad: “Se fossi gay, sarei sicuramente arrabbiato”.
Erica

Di Erica

16 Gennaio 2025, 15:15



Josh Gad affronta l’intera storia della controversia gay su LeFou in La Bella e la Bestia. Prima dell’uscita del remake live-action di Disney nel 2017, il regista Bill Condon ha anticipato in un’intervista con The Hollywood Reporter che il film avrebbe presentato “un momento esclusivamente gay” per LeFou. Nonostante le aspettative di LeFou come primo personaggio apertamente gay di Disney, ciò si è limitato a un fuggevole saluto di LeFou che balla con un altro uomo durante la scena finale di La Bella e la Bestia. Josh Gad ha successivamente espresso rimpianti su come questa situazione sia stata gestita.

Nel suo nuovo memoir, In Gad We Trust (via Entertainment Weekly), Gad approfondisce i suoi rimpianti e le sue frustrazioni riguardo a LeFou come personaggio innovativo per la rappresentazione LGBTQIA+. Spiega di non ritenere che LeFou sia una rappresentazione positiva per la comunità queer e che comprende la reazione negativa al momento deluso del film. Gad sottolinea che doveva essere un “momento dolce e innocuo”, ma alla fine si è rivelato “troppo poco e non sufficiente”. Ecco un estratto dal memoir di Gad:

“Io, per esempio, non sentivo esattamente che LeFou fosse quello che la comunità queer aspettava ardentemente. Non riesco nemmeno a immaginare una celebrazione dell’orgoglio in onore di un ‘momento di svolta cinematografica’ che coinvolge un scagnozzo quasi malvagio di Disney che balla con un uomo per mezzo secondo. Voglio dire, se fossi gay, sarei sicuramente arrabbiato.”

## Cosa significa per La Bella e la Bestia

Nonostante La Bella e la Bestia del 2017 sia uno dei migliori remake live-action di Disney, è indubbiamente inficiato dal modo in cui è stata gestita la controversia su LeFou, sia nel film che attraverso la pubblicità. Nel suo memoir, Gad spiega che c’erano discussioni dietro le quinte riguardo alla lealtà di LeFou e ai suoi sentimenti per Gaston (Luke Evans). Il consenso era che la devozione di LeFou a Gaston non fosse romantica o sessuale in alcun modo e che la squadra creativa de La Bella e la Bestia non avesse mai seriamente discusso l’esplorazione della sessualità di LeFou.

La mente di Gad si è accordata con il momento del ballo perché pensava che fosse “scherzoso” e “innocuo”. Gad pensa che sarebbe rimasto così se non avessimo “evidenziato la questione e ci fossimo autocongratulati”. Condon, che è gay, si è sentito sotto pressione “a condividere il suo orgoglio per una forma di rappresentazione nel film” e si è sentito terribile per l’effetto del suo commento. Oltre alle accuse di frode per attirare il pubblico gay, il commento ha causato boicottaggi e il film è stato persino vietato in alcuni paesi, anche se ciò non ha impedito al remake di diventare un successo al botteghino da 1,2 miliardi di dollari.

## La nostra opinione sui commenti di Josh Gad

I commenti di Gad chiariscono ulteriormente la mancata gestione del personaggio di LeFou in La Bella e la Bestia. Se LeFou dovesse essere gay, il film avrebbe dovuto fare molto di più per esplorare questa tematica e la sua sessualità non avrebbe dovuto essere anticipata in primo luogo. Questo è qualcosa su cui Gad, Condon e tutti gli altri coinvolti sembrano essere d’accordo. La controversia de La Bella e la Bestia è anche un ricordo di quanto sia importante la rappresentazione queer e che un momento fugace non equivale a una rappresentazione autentica.

Fonte: In Gad We Trust (via EW), THR


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