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Il trailer di The Last of Us della HBO ha rivelato il potenziale per lo spettacolo e un grosso rischio. Basato sull’omonimo videogioco del 2013, la drammatica storia post-pandemia è maturata da tempo per un adattamento per il grande o il piccolo schermo. Ma come per tutte le transizioni da videogioco a film, portare The Last of Us sul grande schermo deve essere fatto con attenzione, con il trailer che rivela una delle tante potenziali insidie di farlo.
Uno dei maggiori rischi è l’ambientazione notoriamente oscura di The Last of Us, sia dal punto di vista tematico che, cosa più importante, visivamente. Mentre gli interni oscuri e il gameplay notturno sono necessari per l’orrore e la tensione insiti nel gioco di sopravvivenza, le stesse immagini scure possono funzionare contro una storia quando vengono portate sullo schermo. Questo rischio è stato dimostrato nella stagione 8 di Game of Thrones e in alcuni film di Batman, dove le immagini erano troppo scure per essere interpretate, minando così i ritmi cruciali della storia. Ma per The Last of Us, sarà fondamentale trovare un equilibrio tra chiarezza visiva e immagini oscure.
Nonostante la cura necessaria per utilizzare bene le impostazioni più scure, The Last of Us deve trovare un modo per farlo a causa del genere sia del gioco che dello spettacolo. Nelle narrazioni riguardanti l’ignoto, l’oscurità aggiunge tensione naturale e fa appello alla paura atavica dell’umanità di ciò che non può essere visto o compreso, rendendola uno strumento privilegiato per suspense e orrore.
Inoltre, lo spettacolo deve utilizzare immagini tenebrose per evidenziare le origini e il design degli zombi di Last of Us, che saranno ancora più terrificanti se rivelati lentamente in sagome e ombre. Entrambi questi legami tematici e tecnici tra l’oscurità e la storia che lo spettacolo vuole raccontare rendono inevitabile che l’adattamento abbia scene oscure. The Last of Us deve solo essere sicuro di usare questa oscurità in modo efficace.
Sebbene il trailer di The Last of Us abbia raffigurato diverse scene in condizioni di scarsa illuminazione o scarsa illuminazione, lo ha fatto con una finezza che suggerisce che lo spettacolo eviterà la trappola di immagini indistinte. Oltre a contrastare le scene più oscure con immagini sorprendenti e vibranti, il trailer ha utilizzato anche torce elettriche e una forte retroilluminazione, come dimostrato durante la prima scena di zombi da incubo di The Last of Us alla fine, per rendere le loro immagini chiare al pubblico. Ciò suggerisce che lo spettacolo è attivamente consapevole di vagare troppo nell’ombra e sta affrontando il problema, fornendo segnali incoraggianti che il pubblico potrebbe non aver bisogno di regolare la luminosità sui propri schermi.
C’è sempre una linea sottile nelle storie dell’orrore tra mantenere gli elementi visivi misteriosi e offuscarli oltre la visibilità. Sebbene l’oscurità sia uno strumento chiave per creare tensione, deve anche essere utilizzata con elementi di contrasto sufficienti per ottenere l’effetto migliore. Con l’uso sia dell’oscurità che della luce nel trailer di The Last of Us, si spera che HBO stia segnalando che lo spettacolo eviterà questo grave rischio del genere.
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