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Di tutti gli attori che tornano per il tanto atteso sequel di James Cameron Avatar: The Way of Water, Sigourney Weaver ha suscitato la maggiore curiosità. Nell’Avatar originale, la Weaver interpretava la dottoressa Grace Augustine, una grossolana ma devota xenobotanica che guidava il programma Avatar della Resources Development Administration (RDA). In Avatar: The Way of Water, Weaver interpreterà un nuovo personaggio: Kiri, un’adolescente Na’vi altamente empatica con un sesto senso unico. La Weaver che interpreta due ruoli diversi nell’universo di Avatar ha naturalmente lasciato il pubblico a chiedersi se i personaggi fossero collegati.
La dottoressa Grace Augustine si dedicò instancabilmente allo studio della connessione tra il pianeta alieno Pandora e la sua popolazione indigena, i Na’vi. Tragicamente, prima che potesse decifrare questo mistero, fu uccisa dal colonnello Quaritch, lo spietato comandante della RDA, ponendo fine ai suoi sforzi per comprendere la relazione dei Na’vi con la natura. Tuttavia, il ritorno di Weaver in Avatar: The Way of Water nei panni di Kiri riaccende il potenziale per trasformare l’obiettivo di Grace in realtà. Cameron ha confermato in un’intervista con Entertainment Weekly che Kiri è “nata dall’avatar di Grace”, rendendola essenzialmente la figlia di Grace. La relazione tra i due personaggi Avatar di Weaver suggerisce che anche Kiri completerà la missione di Grace.
L’Avatar originale stabiliva che tutti i Na’vi possedessero un’abilità innata chiamata tsaheylu, o “legame” in inglese. Ciò consente ai Na’vi di collegarsi mentalmente con la fauna selvatica di Pandora e, per estensione, comunicare con la loro benevola dea, Eywa the All-Mother. Ciò che rende Kiri straordinaria è che non solo parla alla divinità Na’vi, ma la sente e la capisce, un fenomeno che persino Kiri considera inconcepibile. Come poteva possedere un’abilità così profonda e senza precedenti? È plausibile che Eywa abbia impartito questo potere a Kiri quando Grace è entrata in contatto con la dea pochi istanti prima di morire. Le ultime parole di Grace furono “Sono con [Eywa]… lei è reale. La consapevolezza telepatica di Kiri potrebbe essere il risultato di questo incontro ravvicinato.
Il fatto che Kiri comunichi così facilmente con le forme di vita di Pandora sembra più che una coincidenza. Potrebbe essere un dono deliberato di Eywa per soddisfare l’insaziabile ricerca di conoscenza che aveva il personaggio Avatar originale di Sigourney Weaver. La divinità Na’vi, in rare occasioni, interviene in ambizioni che considera nobili, come l’ultima disperata resistenza degli Omaticaya contro la RDA. Allo stesso modo, Eywa potrebbe aver visto lo sforzo di Grace di comprendere la sacra connessione dei Na’vi con il loro pianeta come una causa utile, forse salvavita. Con le incalcolabili perdite subite da Pandora nel conflitto finale di Avatar, forse l’All-Madre alla fine intende guarire il pianeta sfregiato attraverso Kiri.
Il potere di Kiri in Avatar: The Way of Water si allinea fortemente con il desiderio originale di Grace di ottenere la conoscenza. La sua capacità di connettersi con la vita nella sua essenza potrebbe ridefinire radicalmente il rapporto dei Na’vi con la loro misteriosa divinità. L’approccio spirituale di Kiri alla comprensione di Pandora trascende quello di sua “madre”, che in fondo era una scienziata scettica. Questo senso oscuro probabilmente le darà un legame più profondo e più tangibile con Eywa mentre ravviva la speranza di raggiungere l’obiettivo originale di Grace: una visione più chiara dell’ignoto.
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