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Attenzione: questo articolo contiene spoiler per No Time To Die
Il regista Cary Joji Fukunaga spiega il significato della scena finale di No Time To Die con Madeleine Swann. No Time To Die è l’ultimo capitolo della serie di James Bond con Daniel Craig nei panni dell’agente britannico 007, che chiude la sua corsa di quindici anni per un totale di cinque film. Con Léa Seydoux, Rami Malek, Lashana Lynch, Ralph Fiennes, Naomie Harris, Ana de Armas, Jeffrey Wright e Christoph Waltz, No Time To Die è il 25° film della lunga serie di spionaggio basata sul personaggio creato da autore Ian Fleming.
No Time To Die è un film di riferimento per il franchise, in quanto è il primo a uccidere l’eroe titolare, il che è stata una mossa comprensibilmente sorprendente. Bond era affetto da un virus del DNA che avrebbe ucciso la sua nuova famiglia se fosse tornato in contatto con loro e, scegliendo di assicurarsi che il virus non potesse colpire nessun altro, ha fatto l’ultimo sacrificio. La famiglia in questione era Madeleine Swann di Seydoux e la loro figlia, Mathilde, che Bond sceglie di proteggere a tutti i costi.
No Time To Die si conclude con Madeleine e Mathilde che si allontanano insieme, viaggiando attraverso un tunnel, che ricrea l’iconografia della visuale della canna di fucile di 007. La canzone “We Have All The Time In The World” suona come loro, che fa riferimento a un altro film di Bond, On Her Majesty’s Secret Service di George Lazenby. Fukunaga, parlando con Empire, dice che finire il film in quel modo “sembrava una conclusione” per la storia di Craig. È il suo capitolo finale e Fukunaga voleva che fosse “soddisfacente”, nonostante il suo destino.
Sembrava una chiusura, come chiudere il passato e chiudere la storia. È l’ultima frase di un paragrafo nell’ultimo capitolo di un libro, solo per cercare di renderlo soddisfacente.
Craig potrebbe aver chiuso con Bond, ma l’attore ha molti progetti in programma per mantenere il suo nome sotto i riflettori, inclusi altri due film nella serie Knives Out di Rian Johnson, che debutterà su Netflix. È anche protagonista del thriller d’azione del regista Todd Field The Creed of Violence e tornerà sul palco per Macbeth con l’attrice Ruth Negga. Per quanto riguarda Bond, il personaggio tornerà sicuramente, anche se sarà un nuovo attore a ricoprire il ruolo. I produttori della serie hanno affermato che la ricerca di un nuovo Bond non inizierà fino al 2022.
È stata una mossa audace e rischiosa uccidere il personaggio principale del franchise in No Time To Die, ma non è la prima né l’ultima volta che accadrà. Finché la morte è guadagnata, l’eroe che muore può dare un peso più drammatico alla storia complessiva. È in discussione se la morte di Bond di Craig sia stata degna, ma ha generato molti discorsi tra i fan. Mentre aggiunge uno strato cupo al ruolo di Craig come personaggio, fa anche un salto nella narrativa per la serie, che è stata tradizionalmente più divertente da cartone animato. Semmai, fa sapere ai fan di Bond che il personaggio non è immortale, anche se vale la pena chiedere se il franchise si è preso troppo sul serio andando in quella direzione.
Fonte: Empire
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