Quentin Tarantino ha rivelato che il suo prossimo film, The Movie Critic, romperà una lunga tradizione per il regista. L’acclamato autore tornerà per quello che si prevede essere il suo decimo e ultimo film come regista, che ha in programma di girare quest’autunno. Oltre al titolo e all’ambientazione a Los Angeles alla fine degli anni ’70, i dettagli sul film sono scarsi, anche se Tarantino ha smentito una teoria secondo cui The Movie Critic sarebbe basato su Pauline Kael, una leggendaria critica cinematografica che ha lavorato brevemente a Hollywood.
Ora, mentre inizia il periodo internazionale del tour del suo libro Cinema Speculation, Tarantino continua a rivelare dettagli su The Movie Critic, secondo The Playlist. Oltre al fatto che sia basato su un critico maschile reale ma sconosciuto, Tarantino ha confermato che il suo decimo e ultimo film non è una storia di vendetta, rompendo così una tradizione del regista per la prima volta dal 1997 con Jackie Brown. Ecco cosa ha condiviso:
Ci sono molte speculazioni su chi sia basato. E sì, è un critico reale, ma non è conosciuto… e non vi dirò altro… Non sarà nemmeno quello che potresti chiamare una storia di vendetta.
Dal momento che Jackie Brown, che è stato solo il suo terzo film come sceneggiatore/regista, ogni suo successivo film di Tarantino è stata in un certo senso una storia di vendetta. Il suo film del 1997 era meno una storia di vendetta e più un omaggio ai film blaxploitation degli anni ’70 ed è l’unico film di Tarantino tratto da un’altra opera (il romanzo Rum Punch di Elmore Leonard). Kill Bill, il suo film successivo, è una classica storia di vendetta, mentre il suo meno conosciuto film del 2007 Death Proof segue un gruppo improbabile di donne alla ricerca di vendetta contro un stuntman (interpretato da Kurt Russell) che uccide giovani donne.
I suoi successivi due film, Bastardi senza gloria e Django Unchained, erano storie di vendetta storiche incentrate sugli ebrei e i nazisti e su uno schiavo nero e il suo padrone, rispettivamente. The Hateful Eight contiene anche elementi di vendetta e rappresaglia. Il suo film più recente, C’era una volta a… Hollywood, è stata una storia di vendetta non convenzionale, ma riscrivendo di nuovo la storia come una fantasia, Tarantino ha sostanzialmente rivendicato vendetta contro i membri della famiglia Manson che hanno assassinato Sharon Tate.
Dal momento che The Movie Critic sarà il suo canto del cigno come regista, ha senso per Tarantino deviare dalla sua recente filmografia di storie di vendetta, che è diventata il suo pane quotidiano, a favore di una storia più sentimentale. Il regista ha espresso interesse nel fare il suo ultimo film di scala più ridotta e più intimo, invece dei grandi, epici e pieni di azione racconti di vendetta di alcuni dei suoi film recenti. Chiunque sia il critico maschile reale ma sconosciuto su cui The Movie Critic si basa, che sia William Margold o qualcun altro, rimane da vedere.