© 2025 Asiatica Film Mediale.
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Il produttore di Star Trek, Rick Berman, elogia la direzione del finale di Star Trek: Voyager e rivela diversi finali alternativi presi in considerazione per lo show. Voyager ha completato una corsa di sette stagioni nel 2001, terminando con il drammatico episodio in due parti, “Endgame”, in cui il capitano Kathryn Janeway (Kate Mulgrew) e l’equipaggio dell’USS Voyager finalmente riescono a completare la loro missione di tornare a casa nel Quadrante Alfa e sulla Terra. Aiutati nel finale della serie da una versione anziana dell’ammiraglio Janeway che torna indietro nel tempo per avvertire il suo sé più giovane di un incontro imminente con i Borg, l’equipaggio di Voyager viene coinvolto in una serie di eventi che li portano al raggiungimento del loro obiettivo più importante.
Persi nel Quadrante Delta sette anni prima della conclusione della serie senza una chiara via di ritorno, il capitano Janeway e l’equipaggio di Voyager devono attraversare lentamente lo spazio lontano mentre intraprendono il percorso del ritorno verso la Terra. Nel discutere del finale dello show nell’opera storica di Star Trek scritta da Mark A. Altman ed Edward Gross, intitolata “The Fifty-Year Mission: The Next 25 Years”, Rick Berman mette in contrasto il concetto di uno “show sull’esplorazione” e sull'”avventurarsi verso l’esterno” con un cast centrale e una astronave così concentrati sul tornare a casa. Con i piani per il coinvolgimento della Regina dei Borg (Alice Krige) nel finale di Voyager, Berman rivela i finali alternativi presi in considerazione che avrebbero avuto un impatto significativo non solo su Voyager ma sull’intero franchise di Star Trek (incluso lo show Star Trek: Picard) e sulla sicurezza dell’universo nel complesso. Qui di seguito riportiamo la citazione:
Quando abbiamo pensato al finale dello show, abbiamo valutato tutto. Abbiamo pensato di far morire Janeway, abbiamo pensato che Seven of Nine avrebbe potuto sacrificarsi, abbiamo preso in considerazione così tante cose. Sapevamo che la Regina dei Borg sarebbe stata coinvolta nell’episodio finale. E che ci sarebbe stato un grande scontro tra lei e il capitano Janeway. È stata un’ottima idea quella di andare nella direzione che abbiamo preso con lo show, ma allo stesso tempo c’è qualcosa nell’avventurarsi verso l’esterno e nel cercare di tornare a casa che sono diametralmente opposte l’una all’altra. Star Trek è, per lo più, uno show sull’esplorazione, ed esplorare significa andare avanti, non cercare la strada di casa. Quindi ci ha limitato in certi modi, ma penso che sia perché abbiamo avuto bisogno di prendere una direzione diversa, e The Next Generation era appena finita e Deep Space Nine era ancora in onda, era il meglio di entrambi i mondi, per così dire.
L’acclamata serie animata Star Trek: Prodigy porta il franchise spaziale a un pubblico più giovane. Creata per Paramount+ e Nickelodeon, la serie ha trovato casa su Netflix dopo una campagna di successo dei fan per salvare lo show dalla cancellazione. Oltre al suo cast principale di giovani eroi alieni, lo show vede il ritorno di diversi attori da Star Trek: Voyager. Kate Mulgrew interpreta l’ammiraglio Kathryn Janeway e il suo ologramma duplicato che lavora come protocollo di addestramento virtuale sull’USS Protostar. Prodigy continua la ricerca e introduce il capitano Chakotay (Robert Beltran) nella sua seconda stagione, a cui si unisce anche l’Emergency Medical Hologram di Robert Picardo, The Doctor.
Con il sostegno continuo dei fan e della rete di Star Trek: Prodigy, altri personaggi amati da Star Trek: Voyager e dai suoi show affiliati potrebbero apparire nelle future stagioni. Le avventure continue dell’ammiraglio Janeway e del suo equipaggio di Voyager sono un piacevole ricordo della particolarità, originalità e portata della straordinaria capitana e dei suoi colleghi di Starfleet, originariamente persi nel Quadrante Delta. Con la rivelazione di finali alternativi che avrebbero avuto un impatto drammatico non solo su Voyager ma sull’intero franchise di Star Trek (e show come Star Trek: Picard) e sulla sicurezza dell’universo nel suo complesso, i pensieri di Rick Berman sul finale di Star Trek: Voyager offrono un’affascinante visione sul processo creativo dietro le quinte per la conclusione epica dello show.
Star Trek: Voyager e Star Trek: Picard sono disponibili in streaming su Paramount+.
Star Trek: Prodigy è disponibile in streaming su Netflix, con la seconda stagione prevista per il 2024.
Fonte: The Fifty-Year Mission: The Next 25 Years: From The Next Generation to J. J. Abrams: The Complete, Uncensored, and Unauthorized Oral History of Star Trek di Mark A. Altman ed Edward Gross
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