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Il creatore affronta il divieto di usare la parola “zombie” nello show di The Last of Us.

Il creatore affronta il divieto di usare la parola “zombie” nello show di The Last of Us.
Debora

Di Debora

13 Marzo 2023, 14:53



Il co-creatore di The Last of Us, Craig Mazin, sta parlando del divieto sul set della parola “zombie”. Essendo uno show che presenta un paesaggio post-apocalittico ambientato 20 anni dopo un’epidemia mondiale, The Last of Us ha la sua giusta dose di mostri mangia-uomini senza mente. Con l’umanità intrappolata in tasche isolate, la maggior parte del mondo si è ridotta a combattimenti aperti, piccoli gruppi di dittature fasciste e la rara comunità relativamente pacifica.

Tuttavia, sotto tutto ciò si cela la minaccia degli infetti. Tutti i mostri dello show sono venuti a contatto con il fungo Cordyceps, che attraversa le loro menti e inizia a controllarli. Sebbene funzionino nello stesso modo dei classici zombie, alcuni rapporti precedenti indicavano che la parola “zombie” era completamente proibita sul set di The Last of Us. Mazin contesta però tale affermazione durante una recente conferenza stampa alla presenza di Screen Rant. Ecco cosa ha detto:

“Cosa che non ho fatto, io li chiamo zombi tutto il tempo. [Ride] Non so di cosa stesse parlando Eben, li chiamiamo zombi tutto il tempo, perché è divertente. Quindi, ovviamente, parte del processo di adattamento consiste nel cercare di capire come prendere il materiale di origine che è stato costruito intorno al gameplay e portarlo in un medium passivo. Gran parte del gioco si basa su NPC (personaggi non giocanti) che devi evitare, uccidere di nascosto o affrontare frontalmente. È una scelta che devi prendere durante il gioco. Gli NPC erano o sciacalli o cannibali o FEDRA o erano infetti. Quindi c’è molta lotta, non so quale sia il tuo punteggio medio di uccisioni in una partita tipica di The Last of Us, ma è sicuramente in triple cifre”.

Nonostante gli infetti sembrino e agiscano come zombi, non lo sono veramente. Invece di essere un’infezione virale che si manifesta dopo la morte, il fungo Cordyceps lascia i suoi ospiti ancora in vita. Ciò lo rende un contagio molto distinto, considerando che la maggior parte degli spettacoli con zombi presenta solo zombi completamente morti che cercano di consumare carne umana invece di cercare semplicemente di restare in vita.

Sebbene possano sembrare spaventosi a Sam prima della sua trasformazione, gli infetti mantengono la loro mente in qualche misura, anziché morire completamente. L’infezione da Cordyceps ha fasi distinte, il che aiuta a distinguere e aggiungere una sensazione di autentica scienza alla storia, anche se in gran parte fittizia. Tra runners, clickers e bloaters, lo show offre una vasta gamma di zombi, rendendoli facili da distinguere da gran parte delle infestazioni di zombi, che di solito consistono in orde e poco altro.

Tuttavia, mentre ci sono alcune piccole distinzioni, Mazin ha ragione nel dire che sono tutte abbastanza superficiali e possono essere facilmente trascurate. Chiamare gli infetti “zombi” potrebbe essere sbagliato in qualche modo, ma è un errore così minore da essere difficile da notare. L’infezione fungina di The Last of Us potrebbe essere reale, ma non crea effettivamente zombi, quindi chiamare gli infetti fictionali con una parola o con un’altra non ha molta importanza.


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