Guillermo Del Toro visita una iconica location dei film horror.

Guillermo del Toro ha visitato una celebre location de L’Esorcista. Il film horror del 1973, diretto da William Friedkin, narra la possessione di una giovane ragazza che vive con la madre, una star del cinema, nel quartiere di Georgetown a Washington DC. Una delle location più iconiche del film è costituita da una lunga scala di pietra dove Burke Dennings (Jack MacGowran) e Padre Damien Karras (Jason Miller) cadono a morte durante il film.

Oggi su Twitter, del Toro ha condiviso un’immagine di se stesso che visita quella scala iconica, a pochi mesi dall’attesa uscita del sequel de L’Esorcista prodotto da Blumhouse.

Sebbene non abbia condiviso una didascalia con l’immagine, si vede chiaramente il regista in piedi alla base della scala, proprio dove Padre Karras muore. Questa visita è in linea con il celebre amore di del Toro per i film horror, che include la collezione di oggetti di culto da film come Phantom of the Paradise e The Car nella sua casa.

L’Esorcista continua a godere della sua reputazione di uno dei film più spaventosi di tutti i tempi. Infatti, i report che le persone si sentivano male nei cinema a causa della sua intensità contribuirono al grandioso successo del film al botteghino, dove divenne il film di maggior incasso del 1973. Ciononostante, il film ottenne anche il plauso della critica, ottenendo 10 nomination agli Oscar e vincendone 2.

Il franchise del film ha visto anche la produzione di due sequel, Esorcista II – L’eretico del 1977 e L’Esorcista III del 1990, nonché una coppia di prequel con Stellan Skarsgård nel ruolo del sacerdote Merrin, usciti nei primi anni 2000. Inoltre, il franchise è stato rianimato come serie televisiva su Fox, che è stata trasmessa per due stagioni a partire dal 2016.

Nonostante il passare del tempo e tutte le nuove entrate del franchise, L’Esorcista non ha mai perso la sua potenza. Sebbene del Toro abbia l’abitudine di riverire anche opere meno conosciute, questo classico rimane saldamente posizionato nel pantheon della cultura popolare. Forse questo è il motivo per cui non ha ritenuto necessario aggiungere alcuna didascalia alla sua foto.