Diego Luna, l’attore protagonista della serie TV di Andor su Disney+, ha spiegato perché il suo show è così diverso da tutto il resto di Star Wars. Creata da Tony Gilroy, Andor è forse la serie TV di Star Wars più improbabile di tutte. Mentre altre serie si sono vendute utilizzando una moltitudine di Easter egg, Andor ne ha pochi. È invece incentrata su grandi sviluppi dei personaggi, presenta una visione inquietante dell’Impero al suo apice ed esplora attentamente i temi politici che George Lucas ha intrecciato nella saga di Star Wars.
Parlando con Hayden Christensen in un’intervista pubblicata da Variety, Diego Luna spiega perché crede che questo spettacolo sia diverso da qualsiasi altra cosa in Star Wars. Inizialmente ricordando l’approccio più realistico di Rogue One: Una storia di Star Wars, prosegue dicendo che “su Andor abbiamo portato ancora più avanti l’idea che devi dimenticare che si tratta di Star Wars. Tony Gilroy è stato molto preciso, ogni volta. Ogni volta che dovevi spiegare troppo a lungo ciò che volevi fare, avrebbe detto: ‘Non c’è spazio per questo. Deve essere semplice. Deve essere facile. Deve essere reale.’ È stato un costante promemoria ogni giorno. Se cominciava a sentirsi imposto o strano o proveniente da ‘una galassia lontana, lontana’, allora stavamo facendo la cosa sbagliata”.
C’è un realismo intrinseco in Andor che è molto diverso dalle altre storie fantastiche di Star Wars, un realismo che significa che gli spettatori si identificano naturalmente con la sua storia.
Il commento di Luna arriva poco dopo che lo stesso Gilroy ha descritto Andor come una grande scommessa per Lucasfilm. Secondo Gilroy, Andor doveva spezzare Star Wars per reinventarlo, creando idealmente una “nuova corsia” per la narrazione delle storie. È interessante notare che ci sono forti collegamenti tematici tra la natura politica realistica di Andor e la seconda stagione di Star Wars: Visioni, uno spettacolo animato che ha usato la galassia di Star Wars come una tela su cui dipingere immagini sontuose di colonialismo e imperialismo. Lucasfilm sta già percorrendo la corsia aperta da Gilroy e Luna.
Andor serve come promemoria che il “box dei giocattoli” che George Lucas ha creato è abbastanza ampio da includere una vasta gamma di storie, non solo racconti di Jedi e della Forza. Ciò è ancora più impressionante dato che – in vero stile Star Wars – la storia è stata tecnicamente raccontata “a ritroso”. Gli spettatori conoscono già il destino di Cassian Andor, che è stato raccontato in Rogue One: A Star Wars Story. Una scrittura intelligente significa che quel destino ha solo aggiunto drammaticità ad Andor, dimostrando che Lucasfilm ha fatto la scelta giusta commissionando questo tremendo spettacolo.