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Neill Blomkamp racconta i piani che aveva per il suo cancellato Robocop 2. Uscito nel 1987, il film originale di Paul Verhoeven che mostrava un cyborg poliziotto che ripuliva la Detroit distopica divenne un successo al botteghino e venne considerato uno dei veri classici d’azione degli anni ’80. Il film avrà poi avuto una coppia di sequel mal accolti, seguiti da una coppia di serie TV di breve durata. Molto tempo dopo, Robocop venne rifatto ma sia la critica che il pubblico respinsero la reinterpretazione del film di Verhoeven nel 2014. Poi nel 2018, il regista di District 9, Blomkamp, creò i piani per rilasciare un proprio seguito, basato su un concetto di sequel di Robocop rifiutato dagli scrittori del film originale Ed Neumeier e Michael Miner.
L’idea di Blomkamp, ovviamente, non si è mai concretizzata, dato che il regista nel 2019 si è ritirato dal sequel pianificato, che si sarebbe intitolato Robocop Returns. In un’intervista recente di JoBlo, il regista di Gran Turismo ha parlato di quello che aveva in mente per il suo film cancellato, spiegando che sarebbe stato un seguito diretto degli eventi del film originale, e avrebbe cercato di emulare lo stile del primo film il più fedelmente possibile. Ecco cosa ha detto:
“Quello è l’unico film che avrei mai fatto in cui avrei cercato fondamentalmente di simulare lo stile di regia di Paul Verhoeven. Volevo che sembrasse che fosse il giorno dopo. Come se Dick Jones fosse caduto dalla finestra il lunedì, questo sarebbe stato il martedì. Ero come letteralmente la mattina seguente che iniziava. Quindi era un sequel diretto esattamente nello stesso stile.”
Anche se non ha mai potuto realizzare ufficialmente un seguito del film del 1987 di Verhoeven, Blomkamp è riuscito a fare il suo Robocop. Uscito nel 2015, Chappie era incentrato su un robot di polizia con coscienza grazie all’intelligenza artificiale, che diventa amico di una coppia di criminali punk disperati per le strade della Johannesburg distopica. Anche se Chappie non è un cyborg letterale come Murphy di Robocop, è come Murphy una coscienza intrappolata in un corpo meccanico, la cui parte umana alla fine trionfa. Tematicamente, il film di Blomkamp è molto simile a quello di Verhoeven, poiché si ispira a vari film degli anni ’80, tra cui Short Circuit.
Sfortunatamente, Chappie non è ben considerato dalla critica, attualmente ha solo un punteggio del 32% su Rotten Tomatoes, anche se ha i suoi sostenitori, tra cui l’autore di fantascienza William Gibson. Per quanto riguarda il progetto ambizioso di Blomkamp per Robocop 2, sembra molto improbabile che il film vedrà mai la luce del giorno, dato che Amazon ora possiede i diritti dopo l’acquisizione del catalogo di MGM e probabilmente cercherà modi meno audaci per riproporre il franchise.
Fonte: JoBlo
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