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La famosa commedia zombie cult Return of the Living Dead è pronta per un nuovo reboot quasi 40 anni dopo la sua uscita originale. Basato sul romanzo omonimo di John Russo, The Return of the Living Dead era una versione comica del genere zombie il cui status di culto venne supportato da una colonna sonora memorabile che includeva band di punk rock di Los Angeles come The Cramps e 45 Grave. Ricevendo recensioni entusiaste e ottenendo un buon successo al botteghino, il film del 1985 alla fine generò quattro sequel aggiuntivi e rese popolari molti tratti distintivi degli zombie per anni a venire.
Secondo il sito ufficiale di Living Dead Media, un reboot di Return of the Living Dead è in preparazione, con l’intento di “ampliare l’esistente mondo” del franchise a lunga durata nel prossimo capitolo. Diretto da Steve Wolsh, regista di Muck e Kill Her Goats, l’ultimo annuncio del sito web suggerisce anche che il reboot rimarrà fedele alle radici comiche e classificate R del film originale.
Le connessioni di Return of the Living Dead con i film sugli zombie di George A. Romero spiegate
Sebbene il franchise Return of the Living Dead sia in gran parte responsabile per aver introdotto al pubblico il concetto dell’appetito degli zombie per il cervello umano, il suo titolo spesso lo associa al lavoro del regista di Night of the Living Dead, George A. Romero. Considerato da molti il fondatore del moderno film sugli zombie, il lavoro di Romero nel genere ha contribuito a stabilire le basi su cui il regista originale di Return of the Living Dead, Dan O’Bannon, è stato poi in grado di costruire, ma il lavoro di O’Bannon ha molto più in comune con quello di Romero oltre che la sua attenzione per i cadaveri rianimati.
Quando Romero terminò il suo capolavoro originale sugli zombie, Night of the Living Dead del 1968, si separò dal suo co-sceneggiatore Russo, che si portò via i diritti su tutti i titoli che includessero “Living Dead”. Nel frattempo, Romero avrebbe continuato la sua serie iniziando con Dawn of the Dead del 1978. Russo, che aveva inizialmente scritto Return of the Living Dead per essere un sequel alternativo alla sua collaborazione del 1968, si trovò coinvolto in una battaglia legale con il suo ex partner per la successiva uscita del film. Sebbene Russo e O’Bannon siano riusciti alla fine a mantenere il titolo, ciò ha avuto un impatto significativo sulla commercializzazione del film.
Oltre alle questioni legali, O’Bannon ha introdotto diverse nuove caratteristiche nella sua riscrittura della storia originale di Russo. Oltre a introdurre il composto che crea gli zombie noto come Trioxin, O’Bannon ha mostrato le sue creature non morte come esseri molto più intelligenti e veloci rispetto ai corpi zoppicanti di Romero. Se il reboot di Return of the Living Dead di Wolsh farà davvero omaggio alle radici dell’originale, sarà interessante vedere come potrebbe anche fare riferimento ai film di Romero.
Fonte: Living Dead Media
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