Il produttore di House of the Dragon stagione 2, Ryan Condal, spiega come la prossima stagione sarà più simile a Game of Thrones rispetto alla prima. In onda su HBO lo scorso estate, House of the Dragon è basata su Fire & Blood dell’autore George R.R. Martin. La prima stagione dello show ha ricevuto principalmente recensioni positive da parte di pubblico e critica, narrando gli eventi che hanno portato alla Guerra Civile Targaryen.
In una recente intervista con Collider, mentre la produzione di House of the Dragon stagione 2 continua, Condal spiega come la nuova stagione presenterà una narrazione più simile a Game of Thrones. Il produttore rivela che, invece di passare tempo a impostare gli eventi e saltare a diversi punti nel tempo, la nuova stagione presenterà uno sviluppo più tradizionale degli eventi mentre la Casa Targaryen cade sempre più nel caos. Di seguito l’intero commento di Condal: “Sono eccitato di riprendere da dove ci siamo lasciati. Ora possiamo cadere nei ritmi di narrazione più tradizionali di Game of Thrones. Abbiamo sempre parlato di questa particolare storia, George [R.R. Martin] anche, come di una tragedia shakespeariana o greca. Questa serie parla molto di una casa che si sta distruggendo da sola dall’interno. Ora che tutti i pezzi sono stati posizionati sulla scacchiera, sono davvero eccitato di raccontare il prossimo capitolo, di vedere cosa succede ora che Viserys se n’è andato e non tiene più le cose sotto controllo.”
La prima stagione di House of the Dragon è stata generalmente ben accolta, ritraendo una serie di personaggi ben caratterizzati e altamente imperfetti che lottano per il potere. La prima stagione, tuttavia, ha presentato diversi salti temporali, che hanno comportato l’introduzione di nuovi attori per interpretare Rhaenyra e Alicent, le versioni più giovani delle quali sono state interpretate da Milly Alcock ed Emily Carey. Sebbene le versioni più anziane di Rhaenyra e Alicent interpretate da Emma D’Arcy e Olivia Cooke siano state anche ben accolte, è stato deludente vedere Alcock e Carey andarsene dopo diversi episodi molto forti.
Stabilendosi nel suo attuale periodo temporale, la stagione 2 di House of the Dragon può approfondire ciò che ha reso così affascinanti le prime stagioni di Game of Thrones. Lo show originale si occupava pesantemente di uno sviluppo lento degli eventi, narrando le conseguenze a volte brutali delle azioni dei diversi personaggi e le caotiche battaglie politiche per il Trono di Spade. La progressione lineare di Game of Thrones ha anche permesso una costruzione efficace della tensione, soprattutto in relazione all’arrivo dell’inverno e all’esercito dei Camminatori Bianchi.
Sebbene le ultime stagioni di Game of Thrones abbiano compresso troppo il tempo e non abbiano dato abbastanza tempo a determinati eventi per respirare, le prime stagioni sono ampiamente considerate come alcune delle narrazioni fantasy più coinvolgenti mai messe sullo schermo. House of the Dragon non ha ancora raggiunto il livello di narrazione di Game of Thrones, ma è possibile che la stagione 2 possa cambiarlo adottando un ritmo più costante. Rimane da vedere cosa riserverà la stagione 2 di House of the Dragon al pubblico, ma un leggero cambiamento della narrazione è evidentemente in vista.
Fonte: Collider.