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Il supervisore agli effetti visivi di Oppenheimer, Andrew Jackson, conferma che la scena dell’esplosione atomica del film è stata girata senza l’uso di effetti CGI, ma sottolinea che gli effetti visivi – soprattutto il compositing digitale – sono stati una parte cruciale del processo. Christopher Nolan voleva un’interpretazione artistica dell’esplosione di Trinity invece di una ricreazione diretta, e questo è stato ottenuto sovrapponendo 400 elementi individuali, la maggior parte dei quali sono stati girati praticamente. L’avversione di Nolan per gli effetti CGI e il suo amore per gli effetti pratici danno ai suoi film una sensazione tattile e, nel caso di Oppenheimer, aggiunge un senso di minaccia e pericolo che i computer grafici non possono replicare.
Il supervisore agli effetti visivi di Oppenheimer, Andrew Jackson, spiega come è stata girata l’esplosione atomica senza l’uso di effetti CGI, chiarendo che questo non significa che non siano stati utilizzati effetti visivi. Diretto da Christopher Nolan, il dramma storico racconta la vita e la carriera di J. Robert Oppenheimer, considerato il “padre della bomba atomica”. Una sequenza particolarmente coinvolgente del film ricrea il test di Trinity del 1945, la prima detonazione di una bomba nucleare, che ha fatto notizia prima dell’uscita del film per la sua mancanza di effetti CGI.
Ora, in una recente intervista con THR, Jackson approfondisce come è stata realizzata l’esplosione nucleare di Oppenheimer. Pur non essendo stata utilizzata l’effettistica digitale, gli effetti visivi hanno svolto un ruolo cruciale, con il compositing digitale e la sovrapposizione di elementi girati praticamente che hanno dato vita all’esplosione. Invece di una ricreazione identica, il direttore della fotografia Hoyte van Hoytema spiega che Nolan voleva “una sorta di libera interpretazione artistica delle idee anziché una rappresentazione accurata della fisica”, una visione che ha portato all’uso di telecamere e obiettivi multipli e alla sovrapposizione di 400 elementi individuali. Ecco i commenti di Jackson:
“[Nolan] non voleva utilizzare alcuna simulazione CG di un’esplosione nucleare. Voleva essere nel linguaggio dell’epoca del film… utilizzando elementi girati praticamente per raccontare quella storia.
“Hanno utilizzato quattro fusti da 44 galloni di carburante e poi degli esplosivi ad alta potenza sotto di essi, che accendono il carburante e lo lanciano in aria. Avevamo dei dettagli ravvicinati dell’esplosione ardente. Avevamo molto materiale che potevamo sovrapporre e costruire qualcosa che sembrasse molto più grande”.
Nolan, nel corso della sua lunga e variegata filmografia, ha dimostrato una chiara avversione per gli effetti CGI. Il regista è noto per il suo amore nel catturare le azioni praticamente, con riprese in camera sempre più desiderabili rispetto a qualcosa che viene creato successivamente utilizzando un computer. Molti dei film di Nolan testimoniano il suo amore per metodi di ripresa più tradizionali, come ad esempio una delle scene della spiaggia di Dunkerque, che ha utilizzato sagome di legno per creare l’apparenza di soldati lontani invece dell’uso di CGI.
Ciò significa essenzialmente che molti dei film di Nolan hanno una sensazione tattile che altri grandi film blockbuster semplicemente non hanno. Nonostante gli effetti CGI abbiano fatto molti progressi, c’è ancora qualcosa di speciale nell’aspetto e nella sensazione degli effetti pratici. L’amore di Nolan per i metodi di ripresa tradizionali è forse più adatto a un film come Oppenheimer, che è forse il suo film più serio e maturo, in gran parte a causa del suo argomento.
In definitiva, un’esplosione CGI potrebbe aver assomigliato più da vicino all’esplosione di Trinity, ma Nolan ha già espresso che gli effetti pratici riescono a trasmettere al pubblico una sensazione di minaccia e pericolo che gli effetti CGI non possono. Considerando che il film si basa molto sulla prospettiva di Oppenheimer riguardo al potere distruttivo e mondiale delle armi nucleari, la sensazione dell’esplosione è alla fine più importante rispetto all’aspetto tecnico corretto.
Fonte: THR
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