Riassunto
- Pete Docter, Chief Creative Officer di Pixar, riconosce la necessità dello studio di cambiare il suo focus e puntare sulle tematiche che hanno risuonato con il pubblico in passato.
- Elemental, sebbene inizialmente criticato per la sua trama poco definita, ha guadagnato slancio al box office dopo un debole inizio, ma è comunque considerato uno dei progetti più deboli di Pixar.
- I recenti film di Pixar, come Elemental e Luca, si sono allontanati dalla semplicità delle loro opere più vecchie, e c’è la necessità per lo studio di tornare alle sue radici e affrontare temi reali.
Pete Docter ha ragione – Pixar ha bisogno di tornare alle sue origini
Pete Docter, Chief Creative Officer di Pixar, sottolinea come i film dello studio siano destinati a cambiare dopo Elemental. Docter è il genio dietro rinomati progetti Pixar, tra cui Monsters & Co., Up e Inside Out. Il regista ha preso il posto di John Lasseter nel ruolo esecutivo di Pixar nel 2018. Elemental è l’ultimo film rilasciato al cinema sotto il brand Pixar. Nonostante gli ostacoli al botteghino, il film di Pixar ha suscitato una discussione sui trend dello studio di film deludenti, come il flop dello scorso anno, Lightyear.
Parlando con il New York Times, Docter affronta il fatto che i prossimi film di Pixar siano destinati a cambiare dopo l’uscita di Elemental. Ha descritto le classiche animazioni come Toy Story come basate su “idee che tutti portavamo con noi da bambini”. Dopo un cambio di focus con Elemental, l’esecutivo ritiene che Pixar debba guardare più da vicino il tipo di storie che sta creando e “concentrarsi su ciò che ha permesso loro di parlare al pubblico fin dall’inizio”. Ecco la citazione completa di Docter:
“Ho sempre pensato che ‘Elemental’ avrebbe parlato a molte persone, e sono così felice che l’abbia fatto. Ma abbiamo anche dato un’occhiata ai progetti su cui stiamo lavorando adesso. Che tipo di film vogliamo fare? Penso davvero che voglio concentrarmi su ciò che ci ha permesso di parlare al pubblico fin dall’inizio”.
Con il mondo di Elemental composto da quattro tipi di creature legate agli elementi (fuoco, acqua, terra e aria), l’ultimo film adotta un approccio meno tangibile rispetto agli altri film Pixar. Le prime recensioni hanno criticato il film per la sua trama poco definita, ma la ricezione è migliorata una volta che è arrivato al cinema. Il film più recente ha anche subito un pessimo inizio al botteghino che lo ha reso uno dei peggiori per lo studio, ma ha inaspettatamente guadagnato slancio nelle settimane successive. Nonostante il recupero al botteghino, Elemental è comunque considerato uno dei progetti più deboli del catalogo di Pixar.
Elemental non è l’unico film a deviare dalle radici semplificate ma ben eseguite di Pixar. Prendendo un approccio più personale, il film dell’anno scorso Turning Red ha anche mostrato un tipo di storia diverso, ambientandosi in un contesto realistico avvolto nella mitologia. In confronto, il mondo incentrato sugli insetti di A Bug’s Life o la partnership sorprendente tra un topo e un essere umano in Ratatouille sono molto più facili da digerire per un pubblico più giovane.
Confrontare i film più recenti di Pixar con le loro opere più vecchie rende evidente la verità: Pixar deve tornare alle sue origini. Sebbene Elemental e Luca siano state aggiunte meritevoli, ciò che ha reso grande Pixar non sono mondi fantastici, ma i temi semplici e salienti di questioni del mondo reale che possono essere adattati in modo appropriato per un pubblico più giovane. Questi temi includono la genitorialità (Alla ricerca di Nemo), il cambiamento climatico (WALL-E) e la crescita (Toy Story 3). Queste trame sono state il punto forte di Pixar, e sembra che Docter cercherà di tornare a quell’epoca.
Fonte: NYT