Beau is Afraid ha avuto una segreta campagna di marketing virale che ci ha voluto del tempo per essere scoperta. Il film surreale è il terzo lungometraggio del regista di Hereditary e Midsommar, Ari Aster, che segue il nevrotico Beau (Joaquin Phoenix) in un’odissea psichedelica verso la casa di sua madre. Nel film, la madre possiede una compagnia farmaceutica chiamata MW Industries che diventa un elemento centrale della storia di Beau, che si sviluppa mentre è sotto l’effetto di una droga sperimentale per un difetto cardiaco ereditario.
A24, la società che ha distribuito il film, ha sfruttato l’importanza di MW Industries per le sorprese e le svolte di Beau is Afraid creando una pagina LinkedIn per essa già nel marzo 2023. La pagina ha pubblicato post che promuovono vari sviluppi immaginari della società e continua a essere aggiornata frequentemente. Tuttavia, la pagina non è stata scoperta da un gran numero di persone fino ad ora, un mese circa dopo l’uscita del film.
Le campagne di marketing virale o ARG (giochi di realtà aumentata) possono spesso essere fondamentali per suscitare interesse verso un film. Uno dei primi film ad utilizzare questo tipo di campagna è stato il Progetto Blair Witch del 1999, che ha utilizzato fonti multimediali, tra cui IMDb, per dichiarare che gli eventi del film erano realmente accaduti. Anche il film del 2008 mostri trovati Cloverfield è diventato un successo grazie ad una campagna virale piena di mistero che ha portato il pubblico a vari siti all’interno dell’universo del film, tra cui una pagina web per il brand immaginario Slusho.
Non sembra probabile che la presenza della fittizia MW Industries sui social media abbia avuto un impatto significativo al botteghino per Beau is Afraid. Finora, il film da 35 milioni di dollari ha incassato solo 8,96 milioni di dollari in tutto il mondo dalla sua uscita negli Stati Uniti il 14 aprile. Tuttavia, questo totale potrebbe avere più a che fare con il tema del film, difficile da comprendere, e la sua durata di tre ore.
In ogni caso, il profilo LinkedIn di Beau is Afraid serve il film collegandosi ad esso al di fuori del film stesso. Ciò mantiene il film nella mente degli spettatori che lo hanno cercato e apprezzato. Sebbene non abbia spinto il pubblico verso le sale cinematografiche in massa, farà sì che il profilo del film continui a essere presente sotto la superficie, in modo che sempre più persone possano scoprire la pagina e potenzialmente incrementare le vendite del film in futuro attraverso i media di casa e le piattaforme digitali.
Fonte: LinkedIn